La Top 11 dell'Europeo 1996

Il gol decisivo di Bierhoff (dal Guerin Sportivo)

Il 30 giugno del 1996, nella finale di Wembley, la Germania sconfisse 2-1 la sorprendente Repubblica Ceca, all'esordio in una competizione internazionale. I tedeschi vinsero l'Europeo di calcio dopo aver superato in semifinale ai rigori la squadra di casa. L'Italia allenata da Arrigo Sacchi fu eliminata nel girone: vinse con la Russia (2-1), fu sconfitta dalla Repubblica Ceca con lo stesso punteggio, infine pareggiò 0-0 con la Germania. A distanza di 23 anni (sic..) ecco la top 11 di quel torneo.

Formazione (3-4-1-2)
Seaman 

Desailly Sammer Helmer

Poborsky  Albertini Nedved Tsymbalar

Djorkaeff

Bierhoff Shearer

Seaman para il rigore a Nadal della Spagna (foto Guerin Sportivo)




1 David Seaman (Inghilterra): il pittoresco portiere inglese (baffoni e maglie variopinte) si fece conoscere in tutto il mondo grazie all'ottimo Europeo. Parò un primo rigore decisivo nella gara con la Scozia e un secondo nella lotteria dei rigori contro la Spagna. Nelle competizioni internazionali, con la sua nazionale, non riuscì più a eguagliare questo strepitoso Europeo.

2 Thomas Helmer (Germania): colonna del Bayern Monaco, grazie a Giovanni Trapattoni forgiò le sue qualità di marcatore. Aveva già vestito la maglia della nazionale nell'Europeo del 1992 e nel Mondiale del 1994, senza toccare queste vette di rendimento.

3 Ilja Tsymbalar (Russia): calciatore russo dell'anno nel 1995, si rivelò nelle fila dello Spartak Mosca dopo una lunga gavetta. Fu una delle rivelazioni dell'Europeo, a 27 anni compiuti, brillando nel ruolo di esterno sinistro con compiti di spinta e segnando anche una rete all'Italia. Perse la vita nel 2013, a 44 anni, a causa di un attacco cardiaco.

4 Demetrio Albertini (Milan): cervello del centrocampo del Milan degli invincibili di Capello, inamovibile anche negli schemi di Sacchi. Giocò tre partite di alto livello: il Guerin Sportivo lo premiò con una media voto di 7,17. Non si è più ripetuto a questi livelli. Era al culmine della sua lunga parabola calcistica.

5 Marcel Desailly (Francia): nel Milan di Capello colonna di centrocampo, al fianco di Albertini. Nella Francia centrale difensivo, a fianco di Laurent Blanc. Desailly si è segnalato come un marcatore insuperabile: i francesi furono la miglior difesa dell'Europeo, due sole reti subite in cinque partite. I transalpini furono eliminati ai rigori dalla Repubblica Ceca.

6 Mattias Sammer (Germania): ex centrocampista convertito in libero, grazie alle prestazioni di alto livello dell'Europeo, conquistò un sorprendente pallone d'oro nel dicembre 1996. E mesi dopo vinse la Champions League con il suo Borussia Dortmund a spese della Juventus. Leader della difesa, ma soprattutto temibile nelle sue incursioni offensive: due le reti segnate, una decisiva ai quarti con la Croazia.

7 Karel Poborsky (Repubblica Ceca): esterno destro della sorprendente squadra ceca, regalò ai suoi la qualificazione ai quarti con un gol fantastico, slalom tra i difensori e pallonetto a scavalcare il portiere del Portogallo Vitor Baia. Giocatore estroso, ma non ha mai ripetuto l'exploit dell'Europeo. Finì al Manchester United, poi alla Lazio.

8 Pavel Nedved (Repubblica Ceca): interno di centrocampo 23enne dello Sparta Praga, si rivelò come giocatore di grande valore. Dopo l' Europeo fu protagonista in Italia con la maglia della Lazio, spiccando il volo verso il gotha del calcio, diventando un campione con la maglia della Juventus. All'Europeo mostrò le sue capacità di corsa e le sue buone qualità tecniche. In più, da ambidestro, era estremamente pericoloso al tiro.

9 Alan Shearer (Inghilterra): il bomber del Blackburn Rovers (squadra campione di Inghilterra nel 1994-95) fu il cannoniere della competizione. Segnò cinque reti in altrettante partite: forte di testa pur non essendo un gigante, destro al fulmicotone, bravo a incrociare la conclusione, rapido nell'aggirare le difese con i suoi movimenti da padrone dell'area di rigore.

Shearer a segno contro la Svizzera

10 Youri Djorkaeff (Francia): una sola rete in cinque partite, ma tanta qualità. Nell'Europeo del 1996 brillò più di Zinedine Zidane, che sfidò l'anno successivo in Italia. Djorkaeff all'Inter, Zidane alla Juventus. Più rifinitore il secondo, più attaccante il primo. Ma anche Youri era giocatore di una classe sopraffina. Nella Francia giocò come nell'Inter di Simoni: in appoggio a un centravanti.

11 Oliver Bierhoff (Germania): due sole reti segnate, ma che reti. Entrò al 69' della finalissima con la Repubblica Ceca e impiegò quattro minuti per lasciare il segno, segnando con la specialità della casa (il colpo di testa) il gol del pareggio. Al quarto minuto del primo tempo supplementare, con la complicità del portiere Kouba, segnò il decisivo "golden gol". Aveva fatto benissimo a Udine. Due anni dopo divenne capocannoniere della Serie A e si trasferì al Milan, contribuendo a uno storico scudetto.

Il gol di Poborsky al Portogallo (foto Guerin Sportivo)

IN PANCHINA

12 Andreas Koepke (Germania): retrocesso in campionato con l'Eintracht Francoforte, ma titolare della nazionale campione. Rendimento costante e il decisivo rigore parato a Zola nella sfida del girone con l'Italia, in una gara in cui salì al proscenio con diverse parate. Non fu invece brillante nel mondiale del 1998.

13 Lilian Thuram (Francia): grandi doti atletiche per l'allora difensore del Monaco, schierato terzino destro della difesa a quattro. In estate passò al Parma, diventando uno dei più grandi difensori della storia del calcio. Ma da terzino destro fece faville nel mondiale del 1998.

14 Laurent Blanc (Francia): abbiamo già detto della difesa francese, la migliore della competizione. Bene anche il regista difensivo, che nel 1991-92 non aveva lasciato traccia a Napoli. Cinque presenze e un gol di testa nella gara del girone con la Bulgaria. Anche lui, come Thuram e Desailly, tornò protagonista in nazionale nel mondiale del 1998.

15 Johann Vogel (Svizzera): il centrocampista centrale svizzero fu promosso dal Guerin Sportivo con una media di 6.67. La Svizzera fu subito eliminata, nel girone di ferro con Olanda e Inghilterra, ma l'allora 19enne promessa del Grassopher si segnalò per l'elevato rendimento in campo. Anni dopo colonna del Psv Eindhoven in Olanda, poi meteora al Milan.

16 Radek Bejbl (Repubblica Ceca): il mediano della sorprendente nazionale esordiente totalizzò 5 presenze e un gol, risultando decisivo nella partita con l'Italia. Si vociferava, all'epoca, di un suo passaggio dallo Slavia Praga al Bologna. Grazie al super Europeo finì all'Atletico Madrid.

17 Hristo Stoichov (Bulgaria): meteora al Parma, ritrovò la classe mostrata nel mondiale del 1994, mettendo a segno tre reti in tre partite. Ma dovette arrendersi alla Francia dalla difesa di ferro (alla quale segnò uno dei due gol subiti dai transalpini nella manifestazione) e alla Spagna. Dopo l'Europeo si trasferì al Barcellona, dove la sua stella fu oscurata da quella del prodigioso Luis Nazario da Lima Ronaldo.

18 Davor Suker (Croazia): nazionale esordiente, la Croazia raggiunse i quarti di finale dove fu sconfitta dalla Germania. Suker lasciò l'Europeo con tre reti segnate in quattro partite. Il gol più bello alla Danimarca: pallonetto a scavalcare il portierone danese Schmeichel. L'anno successivo trascinò il Real Madrid di Fabio Capello alla vittoria del campionato.

Il gol di Suker alla Germania

Commenti

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    1. Siamo andati molto indietro nel tempo con questa top11 :D

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    1. Ti ricordi Sforza? :D era nella Svizzera..

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    2. ciriaco, l'uomo più lento del mondo. di lui berti diceva che parlava un misto di beneventano e svizzero tedesco. non lo capiva nessuno. lo ha voluto hodgson, cedendo roberto carlos. devo continuare o piangiamo insieme?

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    3. ahahha, la cessione di Roberto Carlos penso fosse a parte XD.. Roy preferiva il buon Pistone, che faceva meglio il terzino...
      Che poi un Inter con il 3-5-2, con Zanetti e Roberto Carlos esterni, Djorkaeff davanti, sarebbe stata una super Inter!

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  3. Già c'era Nedved in giro? :o
    Mitico Albertini, anche se di tutto questo io non ricordo proprio nulla.
    Il portiere baffuto Seaman sembra davvero roba anni '70.

    Moz-

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    1. Nedved si rivelò proprio con questo Europeo :D.
      Seaman poi si fece crescere il codino: piuttosto bizzarro :D

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  4. Certo che la Repubblica Ceca fra Nedved, Poborsky e Bejbl era davvero tanta roba!

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    1. C'erano anche Smicer, Berger, Kuka...Poi anche Nemec e Latal, due giocatori che fecero bene in Germania nello Schalke 04!

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  5. Non ho letto tutto il post che sai che per me è arabo. Ma mi fermo ugualmente a lasciarti il più affettuoso dei miei abbracci e ad augurarti una buona domenica ^_^ :*

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    1. Grazie cara, contraccambio con gli auguri di un luglio al top!
      Mese non fortunato, per me , negli ultimi due anni. Vediamo di invertire la tendenza....

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  6. Ricordo solo Zola che sbaglia quel maledetto rigore, li mor.... con quel gol potevamo passare ed andare avanti, forse vincere..

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    1. Vogliamo dirla tutta? La Germania fu piuttosto fortunata, non solo per il rigore...purtroppo il calcio è anche questo: episodi che girano male...

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  7. Ricordo TUTTO...il primo europeo che seguii regolare e attentamente!

    Ottima squadra, globalmente, quella che hai indicato! Solo non sapevo del povero Tsymbalar 😢

    Noi tanto tocca piagne coi rigori...o dal dispiacere (quasi sempre) o dall'estrema gioia (2006)!!

    La Germania fece il suo percorso stavolta non "da Germania": avanti col rigorino, vittoria col golden gol... Però a me Köpke piacque molto, peccato poi calò parecchio!

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    1. Ammetto di averlo fatto soprattutto per te questo post XD.
      E' stato così anche per me: dell'europeo 1988 ricordo il Van Basten show, l'europeo del 1992 l'ho seguito in modo blando (ma fui contento per la vittoria della Danimarca), quello del 1996 invece per me è stato altamente spettacolare!

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    2. Ahah forte, grazie!

      - In mia opinione:

      Beh nel 96 avevamo quei 13 anni che significavano piena coscienza del mondo del calcio!

      USA 94 ad esempio fu il primo Mondiale che seguii in prima persona e "scientemente" 😃, di Italia 90 ricordo solo i caroselli e l'attesa che si respirava in giro, il tam tam mediatico del mondiale in casa...e la piccola divisa della Nazionale che mi regalarono gli zii (già sai la storia 😄)

      Il "prima" significava dare due calci al Super Tele o al Tango insieme al papà o con gli amichetti, senza manco avere proprio tanta coscienza di quella che diventerà la propria squadra e/o giocatore/i del cuore.

      Tipo, uno dei miei primi ricordi relativi al calcio era l'assonanza "MaradonaDonadoni" perciò con papà ❤❤❤ si giocava in terrazzo uno contro uno "papà facciamo che io ero Maradona e tu Donadoni".

      Naturalmente parlo sempre per quanto riguarda la mia esperienza 😊

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    3. Nel 1990 io ricordo bene diverse partite: ad esempio Egitto - Olanda 1-1 (seguivo perchè c'erano gli olandesi del Milan), ma soprattutto tutte quelle finite ai rigori (sii mi piacevano le partite ai rigori). Ad esempio Eire-Romania 0-0 (che seguivo alternando il canale della partita a Odeon Tv: trasmettevano i Cavalieri dello Zodiaco).
      Nel 1994 ho seguito benissimo i mondiali, pensa che avevo fatto il mio film del campionato disegnando i gol delle partite in un quaderno XD

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    4. Parlando di Italia 90, a parte le partite dell'Italia, ho vaghi ricordi della partita di apertura Argentina-Camerun e Olanda-Germania (Milan - Inter)!!

      Fico!! Io invece disegnavo tanto le divise, mi divertivo a fare lo stilista....marchio preferito?
      C'è da chiederlo?

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    5. Domanda non facile: Umbro o Adidas :D.

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    6. Se la giocano fortissimo...ma la spunta adidas per un'inezia! 😉
      Il punto a favore è che dell'adidas mi piacevano non solo le divise da gioco ma anche le tute, mentre quelle della Umbro mi parevano sempre un po' troppo "giubbone"!

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    7. Pensa che io metterei anche il terzo incomodo..LOTTO! :D
      Ma pure la Nike agli esordi ha fatto cose pregevoli, poi per me non ha mai fatto cose interessanti..d'altro canto nella mia collezione ho pochissime maglie della Nike...

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  8. Visto che si parla di europei, magari ti fa piacere sapere che è tornato il fantasma di Gianni Brera a commentare il gioco dell'evanescente europeo 1992.

    http://exvideogiocatore.blogspot.com/2019/07/european-championship-1992.html

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    1. Ottimo!
      Leggerò con attenzione anche un altro post di qualche lunedì fa, hai recensito uno dei giochi della mia adolescenza XD

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