Angelo Peruzzi - classe 1970 originario della Provincia di Viterbo - è stato uno dei più grandi portieri della storia, non solo del calcio italiano. Non dotatissimo dal punto di vista dell'altezza, 181 cm, ma aveva un fisico massiccio. Ottantotto kg di muscoli che gli valsero il soprannome di
"Tyson". E di "Cinghialone". Un nomignolo che Peruzzi ha accettato sempre con il sorriso.
Era infatti un grande portiere, ma anche un professionista esemplare, dal comportamento mai sopra le righe.
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Peruzzi nella Juve 1997-98 |
La specialità di
Angelo Peruzzi era l'uscita bassa. Reattivo e coraggioso negli interventi anche fuori dall'area. E attenzione, non pensate che la stazza fosse un limite tra i pali. Volava, con grande agilità. In un Napoli Juventus del 1996-97 fece una parata pazzesca su un tiro al volo ravvicinato: altri portieri l'avrebbero forse sfiorato quel pallone. Le mani forti di "Tyson" lo spinsero fuori. L'anno dopo in Roma Juventus Totti calciò di potenza al volo, ma Peruzzi si oppose sulla sua destra con un riflesso prodigioso, per poi tuffarsi sui piedi dell'attaccante e respingerne la successiva conclusione, grazie al suo braccio destro d'acciaio.
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La prodezza di Peruzzi su Totti |
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Una strepitosa parata di Peruzzi |
Peruzzi era un portiere forgiato da un grande impegno negli allenamenti, preparatissimo, difficilmente superabile anche dagli undici metri. Nella sua prima stagione alla Juventus, nel 1991-1992, parò un rigore in Coppa Italia a Baresi. Nel 1996 neutralizzò due rigori nella lotteria finale ai tiratori dell'Ajax, contribuendo a una storica affermazione della
Juventus in
Champions League.
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Peruzzi para il rigore di Silooy |
L'unico vero rammarico per Peruzzi è il non aver mai giocato un mondiale da portiere titolare. Nel 2006 era infatti il vice di Buffon: si laureò campione del mondo da riserva, a 36 anni. Nel 1994, da giovane, gli furono preferiti Marchegiani e Bucci, come vice Pagliuca. Nel 1998 la sua titolarità era indiscutibile, ma fu uno dei tanti infortuni subiti in carriera a privarlo della maglia n.1. Era nell'apice della sua parabola sportiva: con la Juventus giocò dal 1991-92 al 1998-99, si trasferì all'Inter seguendo il suo mentore
Marcello Lippi, ma a Milano rimase solo un anno. Dal 2000 al 2007 fu titolare alla
Lazio. Crebbe nelle giovanili della Roma e nel 1989-1990 si mise in luce tra i pali del Verona, pur non riuscendo a evitare la retrocessione della squadra. Nel 1990-91 tornò in maglia giallorossa e iniziò la stagione con grandi prestazioni, prima di essere squalificato per una vicenda di doping.
"E' stata la più grande stronzata che ho fatto, il Lipopill me lo diede un compagno perché venivo da uno stiramento e non volevo farmi di nuovo male", raccontò poi a distanza di anni.
Aveva 18 anni. L'uscita a vuoto peggiore della sua carriera, poi cancellata da grandissime parate e da un comportamento irreprensibile, dentro e fuori dal campo.
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Un giovane Peruzzi alla Juventus |
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Peruzzi nella Roma 1990-91 |
Peruzzi lo ricordo bene. Era fortissimo.
RispondiEliminaGrande portiere, gigantesco nelle uscite e agilissimo tra i pali.
EliminaDimostrazione che non serve un Mondiale per fare un grande quadro di un grande giocatore.
RispondiEliminaOvviamente lui lo ricordo benissimo: mitico.
Moz-
Ha lasciato un bel ricordo anche ai non milanisti :)
Elimina*non juventini
EliminaA Peruzzi sarò sempre affezionato, mi piaceva assai ;)
RispondiEliminaPortiere della grande Juventus di Lippi, con tanto di Champions League e Coppa Intercontinentale!
EliminaUno dei migliori portieri italiani (e della Juventus) che io ricordi...dopo di lui alla Juve arrivò Van Der Sar (lasciamo perdere) e infine Buffon
RispondiEliminaSono stato fortunato a vedere i grandi portieri degli anni '90 all'opera!
EliminaPenso ai più giovincelli che qualche anno fa hanno dovuto vedere gli Julio Sergio e i Muslera :D
Impossibile non ricordarsi di lui (se lo conosco persino io)..... ;)
RispondiEliminaUna leggenda Peruzzi!
EliminaTecnicamente uno dei più bravi in assoluto.
RispondiEliminaSapeva sempre esattamente dove posizionarsi, ma aveva il limite di infortunarsi spesso muscolarmente e alla Juve mi faceva arrabbiare quando subiva gol perché tendeva a stare spesso lontano dai pali.
Ti riferisci al gol subito nella finale di Champions 1996-97, immagino.
EliminaPeruzzi giocava molto alto perché usciva spesso fuori area di testa e di piede. Ed era bravissimo.
Non ricordavo che lo chiamassero così, ma per il resto gli ero persino affezionata, mi piaceva. Mi sembrava un uomo comune.
RispondiEliminaInfatti era già un antidivo in un'epoca in cui non eravamo ancora arrivati agli eccessi di oggi :D
EliminaLa più grande cazzata anche perché magari sarebbe rimasto alla Roma!
RispondiEliminaGli ha detto proprio male per la nazionale!
Pensa che sliding door della sua carriera! Comunque quell'anno alla Roma iniziò benissimo. Fu un peccato quella squalifica...
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