Nel dicembre 1996 il Castel Di Sangro, piccola realtà abruzzese che stava affrontando il primo campionato di Serie B della sua storia, presentò alla sua stampa il suo ultimo rinforzo del calciomercato: Robert Raku Ponnick, attaccante nigeriano prelevato dalla Premiership inglese, dal Leicester City.
Alto, magro e rasato, Ponnick indossava una maglia dello sponsor, non parlava italiano, ma un fluente inglese. In sala stampa solo due persone conoscevano alla perfezione l'inglese: il traduttore del giocatore e lo scrittore americano Joe McGinniss, ospite dalla squadra per raccontarne le gesta in un celebre libro.
Ponnick mostrò un'inaspettata sicumera:
Arrivo a stagione inoltrata, ma farò in tempo a segnare il maggior numero di gol del campionato. Ho visto questa serie B e sono talmente superiore che per me sarà uno scherzo. Segnerò più gol di quanti non ne abbia mai segnati nessuno in B.Il Castel Di Sangro era in lotta per la salvezza, ma Ponnick aveva la certezza di un rapido cambio di marcia.
Oh, che merda, che idea orribile rimanere in Serie B. Noi andremo in Serie A.Il giocatore precisò:
Se in squadra nessuno è in grado di passarmi la palla, vorrà dire che andrò a prendermela da solo. So dribblare, tiro con entrambi i piedi, con la testa ci dò dentro.Ma poi arrivò il momento dello show.
E' meglio che la gente di questo Castel-che-cavolo-ne-so stia attenta. Chiudete in casa le vostre donne, perché me le farò tutte. Per fare i gol ho bisogno della passera. Ho l'uccello più grosso che ci sia in Italia. Il vostro momento magico e il vostro uomo dei sogni sono arrivati. Robert Raku Ponnick vi metterà tutte in fila e vi farà divertire come non vi siete mai divertite in vita vostra.Il traduttore non sapeva che pesci pigliare, mentre a Ponnick fu tolto il microfono.
Poi, durante la prima partitella del giocatore, venne fuori la verità.
Ponnick era un attore e non un calciatore.
Il Castel Di Sangro fu coinvolto nel programma televisivo di Canale 5 "I Guastafeste", una sorta di versione 2.0 di "Scherzi a parte".
Di quel pomeriggio rimase un poster preparato e stampato in più copie dallo scrittore americano McGinniss, che in segno di protesta contro la società calcistica, ritagliò da un quotidiano la foto di Ponnick con la maglia della squadra e il dito medio alzato verso gli stessi tifosi che, loro malgrado, avevano assistito alla partitella, aggiungendo la scritta: "Benvenuto a Castel Di Sangro".
Un antesignano di Balotelli e Ibra, se vogliamo :D
RispondiEliminaDavvero 😂😂
EliminaMI ha fatto ridere da morire questa storia :D
RispondiEliminaForse avrei preferito che fosse tutto vero.
Come detto da Fabrizio, ci siamo andati con certi giocatori :D.
EliminaCastel di Sangro con le persone isolate in casa per paura di Ponnick e non del Coronavirus, ahahah!
Un grande non c'è che dire. :D
RispondiEliminaDavvero :D meritava un oscar! Ci sono cascati tutti i giornalisti locali.
EliminaOggi con il web è impossibile non sapere tutto sui giocatori stranieri. Quindi uno scherzo simile non potrebbe mai realizzarsi.
Ma che davvero? Ahahah :D
RispondiEliminaahhaha siiiiì, tutto vero, ne parlò anche il Guerin Sportivo!
EliminaBellissimo questo aneddoto.
RispondiEliminaPenso che col politically correct di oggi, il sessismo e tutte le paturnie varie, uno scherzo del genere non sarebbe stato realizzabile.
Comunque molto divertente. Davvero.
Immagino la faccia dell'interprete. 😂
L'ho estrapolato dal mitico libro sul Castel di Sangro. Esatto: oggi uno scherzo così sarebbe assolutamente impossibile da mandare in onda :D.
EliminaMi ricordo della cosa!
RispondiEliminaNon so dove l'ho vista, in che programma, ma all'epoca si seppe. Certo, per me il Cadtel di Sangro rimane sempre la squadra che vince contro il Foggia nello sketch del film Simpatici e Antipatici 😅🔥
Mitico scherzo, comunque.
Moz-
Simpatici e antipatici me lo citi spesso 😁tocca guardarlo!
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RispondiEliminaA bizarre Italian story. Thanks!
EliminaAhahah peccato fosse tutto finto, sarebbe stato geniale fosse stato vero! 😂
RispondiEliminaPeccato non lo sia stato!
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