Al Milan sarebbe meglio la gallina domani che l'uovo oggi


Al Milan sarebbe preferibile "la gallina domani che l'uovo oggi". Cioè sacrificare quest'inutile seconda parte di stagione per poter pianificare quella benedetta ripartenza che i tifosi attendono da anni.

Oggi il Milan è in lotta per il settimo posto, che garantisce l'accesso ai preliminari di Europa League. Leggo dei "20 milioni" che garantirebbe la seconda competizione europea e mi viene da ridere, perché per quei 20 milioni di euro basterebbe saper vendere bene, cosa che negli ultimi anni ha fatto solo Mirabelli (un capolavoro vendere Niang, Lapadula, Kucka e De Sciglio).  I preliminari di Europa League influiscono sul rendimento in campionato. Tutti gli anni le squadre che passano dai preliminari faticano poi in Serie A. Quest'anno il Torino, che lotta per non retrocedere. Vale la pena conquistare il settimo posto?

No. Il Milan potrebbe benissimo mettere il cartello "lavori in corso" e  iniziare ora a progettare la prossima stagione. Dare spazio ora a qualche giovane come Gabbia, Brescianini e Colombo, tre prospetti davvero interessanti. La rivoluzione Rangnick non sarà indolore e immediata. Dovrà essere formato un nuovo staff tecnico, in dirigenza lasceranno Maldini e Massara, con il tedesco che assumerà competenze da direttore tecnico. Ma nel contempo si parla di un nuovo direttore sportivo (il ritorno di Braida?), addirittura - secondo gli ultimi rumors - di un allenatore italiano (inizialmente sembrava che dovesse essere Rangnick a ricoprire il ruolo di allenatore-manager all'inglese). Il Milan per definire tutto questo aspetterà inizio agosto. E il mercato? Verrà fatto con i consueti tempi biblici, come lo scorso anno (ricordate l'infinita trattativa per Correa, poi sfumato?). Gravissimo errore. Sul mercato bisogna intervenire con decisione e anticipo, non solo per evitare l'effetto asta. Szoboszlai del Salisburgo è il giocatore ideale per il Milan: costi ancora non troppo onerosi, giovane, ma non una scommessa. Un futuro campione. Un giocatore da prendere ieri, non oggi. E il Milan tentenna, fino a quando non arriverà un Psg o un club medio di Premier League a prenderlo. Non è questione di bilancio, attenzione. Szoboszlai costa meno di Biglia a bilancio, e Biglia ad agosto se ne va. Non dico che il Milan debba acquistare 8-9 giocatori già ora; ma deve individuare alcuni ruoli strategici e coprirli con immediatezza (Szoboszlai per il centrocampo, un terzino destro, un difensore centrale sono acquisti indispensabili); e definire il prima possibile la questione Ibrahimovic, perché un altro nodo è il ruolo del centravanti. Quest'anno la stagione del Milan è stata "gravata" dal pessimo rendimento del centravanti Piatek e i rossoneri non possono permettersi di sbagliare le valutazioni su questo ruolo cruciale, o aspettare fine agosto quando i giocatori più validi sono già tutti "accasati". Ad  agosto certo si può pensare tranquillamente al futuro di giocatori come Kessie, Paquetà, Kjaer. Certe operazioni però non vanno assolutamente rimandate a tempo indeterminato.

Ragionando in questi termini di programmazione,  con più tempo a disposizione per preparare il prossimo campionato, senza il fardello dell'Europa League, con una rosa più asciutta in termini numerici, il Milan potrebbe finalmente mettere le basi per la rinascita, che passa da un progetto vero (non gli "all-in" di Mirabelli e Leonardo o le toppe messe da Maldini quest'estate) e da una figura carismatica e capace (Ralf Rangnick, il deus ex machina del fenomeno Red Bull Lipsia-Salisburgo).

In casa Milan invece si sta seduti in poltrona, comodi ad aspettare che la stagione finisca, inseguendo quel settimo posto che in previsione futura è solo una zavorra, in attesa di un mercato che sarà fatto di piani C, D, Z, e che porterà all'allestimento della solita rosa incompleta, scombinata e assolutamente non competitiva. Da una società gestita da manager europei mi sarei aspettato una visione lucida e proiettata nel futuro. Invece in via Aldo Rossi continua a cambiare tutto, per non cambiare niente.

Commenti

  1. Secondo me meglio fuori dall'Europa almeno per un anno, il ciclo Juve cominciò così..

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    1. diciamo che siamo un po' di tempo fuori dall'Europa :D.
      Ma questa volta almeno c'è un progetto all'orizzonte, per cui..

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  2. A mio avviso l'uomoragnick ha già ben chiare idee in testa, ma gli serve spazio, tempo, e testa. possiamo fare a meno dell'Europa League e vedere in queste partite chi ha voglia di restare e rendersi utile (terrei i Theo, i Castelletto, i Bennacer senza starci a pensare troppo..), facciamolo lavorare al tedesco però...

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    1. Penso che i tre che hai citato siano intoccabili..Le priorità sono terzino destro, centrale difensivo (ma bisogna tenere anche Kjaer), l'ungherese dei Red Bull Salisburgo e un attaccante.

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  3. Ma un allenatore italiano non soffrirebbe ad avere "sopra di lui" una figura alla Rangnick? Io darei "pieni poteri" a Rangnick, con molta pazienza...

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    1. Infatti..magari è già tutto fatto e i giornali ricamano, ricamano...

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  4. La penso come te, programmare adesso la prossima stagione e tirare i remi in barca in questa o meglio dare spazio ai giovani e fare esperimenti per il futuro. Il settimo posto è sempre un fastidio per via dei preliminari.

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    1. I preliminari per l'Europa League sono una mazzata. Il Milan lo ha già provato sulla sua pelle l'anno di Montella, poi esonerato per fare spazio a Gattuso.

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  5. Intanto l'ovetto ieri l'avemo raccattato... ahahah

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    1. Sai che mio babbo, pur essendo riminese doc, è romanista? :D.
      Milan Roma è un derby in casa mia, ahahah

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  6. Penso sia così per molti, non solo per il Milan.

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    1. Infatti questo discorso andrebbe bene anche per la Fiorentina. Ma alla Fiorentina serve ancora qualche punto per essere certa di non cadere nella lotta per la retrocessione in Serie B.

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  7. Temo che dopo ieri rischiamo di arrivarci in carrozza al settimo posto...sento che batteremo la Lazio sicuramente...Vediamo con Napoli e Juventus cosa combineremo.
    Oh,poi magari casca tutto perdendo mercoledì prossimo con la Spal!

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