Di Francesco, ma non solo: dalle stelle alle stalle in Serie A

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La sorpresa Milan, la forza dell'Inter di Conte, la prepotente rimonta della Juventus di Pirlo. Una grande bagarre per la qualificazione alla prossima Champions League, con il ritorno della Lazio. Ma anche la grande stagione delle genovesi, il Verona di Juric. Tanti i temi caldi di questa Serie A 2020-21. Ma c'è anche la parabola discendente di vecchi protagonisti del massimo campionato.

Clamorosa è quella di Eusebio Di Francesco, che da allenatore ha portato la Roma alle semifinali di Champions League. Lasciata la Capitale, Di Francesco è stato esonerato a Genova, sponda Sampdoria, e quest'anno naviga nei bassifondi della classifica con un Cagliari costruito per stare tra l'ottavo e il dodicesimo posto (non parlo di ambizioni europee che pure il presidente Giulini manifestò già dall'anno scorso). Il ritorno del figliol prodigo Nainggolan per ora non ha invertito il trend. Eppure il suo presidente gli ha addirittura rinnovato il contratto.

E' altrettanto clamorosa la parabola discendente del portiere della nazionale Sirigu, il cui rendimento è crollato, così come la classifica del Torino, dai preliminari di Europa League all'attuale quart'ultimo posto.  Sirigu continua ad avere buonissima stampa: c'è chi lo vorrebbe ancora come vice di Donnarumma in nazionale, nonostante ci siano tre portieri nettamente superiori a Sirigu, come Gollini, Silvestri e Cragno. Viene da sorridere a pensare ai tempi in cui c'è chi voleva titolare della nazionale il portiere granata a scapito di Donnarumma, che con le sue prodezze e una grande costanza di rendimento è tra gli elementi di spicco nel Milan capolista. Vedremo se la cura Nicola lo riporterà nuovamente a un alto rendimento.

Deve ritrovarsi anche Andrea Conti, terzino destro classe '94 che il Milan acquistò dall'Atalanta e che in rossonero non è mai decollato, complice due gravi infortuni. I rossoneri lo hanno scaricato a gennaio, dopo averlo aspettato con pazienza, cedendolo al Parma. Qui ha ritrovato D'Aversa, suo allenatore a Lanciano, ma l'inizio di Conti in maglia crociata non è stato affatto memorabile. A Parma è in forte calo il rendimento di Gervinho, che al ritorno in Italia sembrava vivere una seconda giovinezza. Il ritorno in Italia non ha portato bene a Patrick Cutrone. Dieci gol in serie A con il Milan nella stagione 2017-18 e un futuro che sembrava essere radioso. Il Milan lo ha ceduto in Inghilterra, al Wolverhampton, facendo l'affare della vita, prendendo al suo posto Leao dal Lille, un giocatore che ha margine per diventare un grandissimo. Cutrone non ha brillato né in Inghilterra, né alla Fiorentina, squadra che pagato pesante dazio alla mancanza di certezze in zona gol. A gennaio il passaggio in Spagna, al Valencia, con la speranza di poter tornare a gonfiare le reti dei portieri avversari. Reti che non gonfiano più, al Cagliari, i centravanti Pavoletti e Simeone. Tornando invece alla Fiorentina, tra le squadre più deludenti di questo girone d'andata, da segnalare il rendimento in forte calo di Amrabat, rivelazione un anno fa con la maglia del Verona; e anche Ribery, a causa di problemi fisici, non sta riprendendo le prestazioni della scorsa stagione in maglia viola. Costringendo la società a reperire sul mercato, a gennaio, un suo sostituto, il russo Kokorin. 

Commenti

  1. Di Francesco lo conosco, è un mediocre tifoso della Roma, e conosco anche il padre che era un sarto un po' particolare. Non posso dire altro.
    Ieri sera ho visto un film con Pozzetto a 80 anni. Straordinariamente bravo e non nella comicità surreale. Parla di un amore immortale, quello che scrivo continuamente in molti post.
    Le parole di Pozzetto mi davano l'impressione che erano mie.
    Il film si intitola "Lei mi parla ancora" e il regista fantastico è Pupi Avati.
    L'amore, la vita, la morte, l'immortalità che passa per il ricordo, la Bassa, la letteratura, il cinema. Pura PupiVision.
    La programmazione è di Sky.
    Da non perdere.

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    1. E' vero che Di Francesco è delle tue parti!
      Guarderò il film di Pupi Avati.
      E' un film capolavoro. Pozzetto è un grandissimo attore e lo ha dimostrato anche in un ruolo "serio".
      Poi avrò il piacere di ritornare anche con te su questo splendido "Lei mi parla ancora"

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    2. Di Francesco abitava a Sanbuceto, la sua casa la comprò un amico blogger di cui non faccio il nome per privacy.. ;)

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    3. Nella zona Dragonara Di Francesco ha un ristorante pieno zeppo di bandiere giallorosse. Ha allenato il Pescara in serie C.

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    4. Sambuceto è una frazione del comune di San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti, la cui popolazione è però superiore a quella del borgo capoluogo.
      Franco, guarda il calendario. Buceto non esiste come nome, e tu lo fai pure santo.
      Tu non sei una tellina, sei una cozza.

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    5. Curiosissimo di sapere di chi è il blogger che vive nella casa di Di Francesco :D
      Telline vs Cozze, l'Asylum* ci può fare un film :D

      *The Asylum è uno studio cinematografico e una casa di distribuzione statunitense che focalizza le produzioni su film a basso costo, caratterizzati da una recitazione approssimativa e scadenti effetti speciali in CGI
      (Fonte Wikipedia)

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  2. E' naturale penso, gli alti e bassi ci sono e ci saranno sempre nel mondo del calcio.

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    1. é vero: il calcio è fatto di storie di cadute e di rinascite :)

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  3. Tutto perfetto condivido la tua analisi. Volevo solo farti notare un piccolo errore di battitura ma niente di che, hai scritto " ..delle genovesi" ma volevi dire "Della genovese" di squadre su Genova ne esiste solo una e tu lo sai bene quindi... :-)))) Battute a parte è una bella stagione anche per voi...

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    1. ahahah :D,
      comunque veramente per Genoa e Samp è un ottimo campionato. Complimenti a entrambi :D

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  4. E invece Ballardini, allenatore magari tante volte bistrattato, sta portando il Genoa a metà classifica..sono gli alti e bassi del calcio. Gli stessi Pirlo, Conte, Gattuso, Fonseca in questa stagione sono stati bistrattati e ad un passo dall'esonero e incensati, a seconda del filotto dei risultati

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    1. Ballardini sta facendo benissimo, anche se il Genoa ha una bella rosa.
      All'inizio hanno pagato i tanti assenti per Covid..

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    2. Buona rosa, problemi di Covid ma anche un allenatore, Maran, che forse non sapeva valorizzare gli uomini che aveva. Zio Balla come lo chiamiamo noi genoani, è arrivato e zitto zitto ha fatto un piccolo grande capolavoro. Ora si deve continuare in questa direzione ovviamente. Rosa buona, decisivo secondo me l'arrivo di Strootman

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  5. Sai quanto ami Cutrone quindi il mio sarà un commento assai di parte: Patrick era rimasto chiuso ai Wolves, e stranamente sottoutilizzato alla viola, finché non si è capito che dopo tot presenze la Fiorentina avrebbe dovuto pagarlo un botto. Spero che al Valencia scateni tutto il suo potenziale...un mio sogno era vederlo in coppia con Ibra.. rimarrà tale, mi sa.. :(

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    1. Anche io c'ero affezionato, come per tutti i nostri prodotti della cantera. Purtroppo il calcio sa essere spietato. Calabria è stato invece bravo a rialzarsi, veramente...

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  6. Questi sono gli articoli di calcio che mi piacciono. Beh, penso che ci sia poco da aggiungere alle descrizioni da te riportate. È davvero curiosa la parabola discendente di uno che era considerato uno degli allenatori emergenti più brillanti della Serie A. Insomma, dopo aver portato addirittura il Sassuolo in Europa League e la Roma in Semifinale di Champions (non accadeva dai tempi di Ciccio Graziani, credo) mi sembrò strano vederlo su una panchina come quella della Sampdoria. Cagliari inoltre pensavo fosse l'ambiente adatto a lui ma a quanto pare il cocente esonero giallorosso l'ha segnato profondamente. Insomma, uno non si scorda il mestiere del coach da un momento all'altro.

    Sirigu l'ho sempre stimato tantissimo ma se a 34 anni un portiere comincia a perdere colpi allora è meglio appendere le scarpe al chiodo, altrimenti "ripjate". Donnarumma attualmente portiere italiano più forte in assoluto (sperando che Raiola non se ne esca con un altro rinnovo altrimenti torna a fare papere).

    Gervinho non se la sta passando bene, ma c'è anche da dire che il ritorno di D'Aversa a poco serve se Liverano ha completamente smontato il vecchio sistema di gioco, tra l'altro ormai povero per via della partenza di Kulusevski e dai problemi di costaricano.

    Cutrone è come Destro: devo stare davanti alla porta e giocare in una squadra fissa che ruoti intorno a lui. Insomma, o lo metti davanti alla porta o hai voglia di morire. Pavoletti è andato, Simeone da sempre sopravvalutato!

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    1. Di Francesco disse: "Al Milan non vado, c'è troppa confusione". Adesso la confusione si è dissolta :D e quello in confusione è lui.
      Sono d'accordissimo: Cutrone è come Destro. Son giocatori che possono anche beccare la stagione da 20 gol, ma anche farne 3-4 segnandone 4-5 a stagione...

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