L'intervista shock di Maldini: ecco cosa potrebbe succedere in casa Milan


Dichiarazioni deflagranti quelle rilasciate oggi (venerdì 27 maggio) da Paolo Maldini alla Gazzetta dello Sport. Il responsabile dell'area sportiva del Milan, a pochi giorni dallo scudetto conquistato dai rossoneri, ha espresso considerazioni che hanno bruscamente interrotto l'atmosfera di festa.

Parole sorprendenti perché, proprio al termine dell'ultima gara di campionato, Maldini aveva praticamente rinnegato i toni di un'intervista rilasciata nel marzo 2014 nella quale aveva accusato pesantemente la società, all'epoca diretta da Adriano Galliani e Barbara Berlusconi. E invece eccolo nuovamente con parole indubbiamente sincere, ma taglienti, non certo da aziendalista. 

Maldini ha chiesto di alzare l'asticella: più investimenti, dopo mercati di austerity, per permettergli di rendere la squadra competitiva anche in vista della partecipazione alla prossima Champions League. Il dirigente rossonero vuole continuare a vincere, dopo un triennio di ricostruzione. Al contrario, "con una visione di mantenimento, senza investimenti", usando le sue parole, il Milan rimarrebbe una delle squadre in lotta per i quattro posti di Champions League e, a seconda delle circostanze, per lo scudetto. In un secondo passaggio, Maldini ha aggiunto: "La Juve non ha intenzione di fermarsi a Vlahovic. L’Inter farà lo stesso. La prossima stagione avremo un campionato che salirà di livello. Perché anche Roma, Napoli, Fiorentina, Lazio e Atalanta saranno competitive". In sostanza, senza adeguati rinforzi, non solo il Milan non rivincerebbe lo scudetto, ma potrebbe rimanere anche fuori dalle prime quattro. 

Ma cosa ne pensano i Singer, gli attuali proprietari, e Red Bird, il fondo che sta acquistando la maggioranza societaria? Maldini evidenzia che le mosse di mercato pianificate da mesi non sono state chiuse (a parte il parametro zero Origi) per assenza di "disponibilità economica", aggiungendo "anche perché siamo in una fase di passaggio". In sostanza i Singer hanno chiuso il portafoglio a gennaio (ecco spiegato il mercato inesistente) al di là della trattativa societaria e questo Maldini lo ha ribadito a inizio intervista, sottolineando l'inesistenza di budget nonostante la difesa, a inizio gennaio, fosse priva sia di Tomori che di Kjaer. Tuttavia, ciò che più sorprendentemente è emerso dall'intervista di Maldini è la mancanza di un incontro, successivo alla vittoria dello scudetto,  con l'ad Gazidis e i Singer. Il Corriere della Sera, forse imbeccato dai piani alti di via Aldo Rossi, ha precisato che Maldini ha esplicitamente detto di voler parlare del suo futuro e del rinnovo esclusivamente con i nuovi proprietari, facendo intendere che questo incontro sia sostanzialmente superfluo. Quindi, da parte di Maldini, il sottolineare la scadenza vicina del contratto del management sportivo (30 giugno) sembra effettivamente una mossa per costringere acquirente e venditore non tanto ad accelerare le operazioni, ma verosimilmente per scoprire qualche carta. Perché, infatti, i nuovi proprietari in pectore ancora non hanno avuto colloqui con Maldini? Realmente Red Bird non ha idea del budget da spendere per il prossimo calciomercato? Deve essere tutto secretato? Le parole di Maldini, che evidentemente ha scelto di mettere tutti in pubblica piazza dopo non aver avuto risposte in privato dal suo datore di lavoro, sembrano inoltre esplicitare una situazione di conflittualità con Gazidis, in passato ai ferri corti con Boban e anche con la squadra, quando, alla ripresa del campionato dopo la prima ondata del Sars-Cov-2, Ibrahimovic lo affrontò bruscamente, lamentando l'assenza di un progetto. Forse Maldini ha mandato un messaggio ai nuovi proprietari, per indurli a non prolungare il rapporto con Gazidis, che scadrà il 30 novembre 2022? Gli interrogativi sono molteplici. 

UN PERICOLOSO STALLO La certezza è lo stallo di cui è prigioniero il Milan. Mercato bloccato, riscatti bloccati, rinnovi bloccati, ma non solo a livello di prima squadra. Pensiamo alla Primavera, che dopo una stagione travagliata avrebbe bisogno di un'immediata pianificazione.  Se il "Signing" (la firma del preliminare) dovesse avvenire nel breve (entro la fine della prossima settimana), la situazione di stallo verrebbe sbloccata, con il via ai rinnovi e al calciomercato? Oppure, ricordando le parole di Scaroni, dovrà essere completata tutta la cessione per uscirne? In tal caso, visto che Scaroni indicava come tempistica auspicata l'inizio del calciomercato (1 luglio), il Milan perderebbe un mese intero, fondamentale per la programmazione? Sarebbe una catastrofe sportiva. Ma non solo. 

IL FUTURO DI MALDINI Il rinnovo di Maldini infatti non pare certo. Nell'intervista infatti ha detto di non essere "la persona giusta per fare un progetto che non ha un'idea vincente". Accetterà la linea del "mantenimento", senza investimenti? Ma se le tempistiche fossero quelle allungate, il Milan poi a chi affiderebbe la direzione dell'area sportiva, essendo praticamente iniziata la stagione? Rimarrà Massara e sarà promosso lui a vertice dell'area sportiva? I tifosi rossoneri si dividono nelle reazioni all'intervista dell'ex terzino e capitano rossonero, ma tutti restano in fremente attesa. Un anno fa l'Inter dopo un epico scudetto salutò Conte, dodici mesi dopo il copione rischia di ripetersi in casa Milan, con Maldini. 

Commenti

  1. Lo stallo c'è in effetti da gennaio. ora spero in un veloce passaggio di consegne, e l'occasione di piazzare almeno un paio di buoni colpi di mercato, almeno come biglietto da visita. In fondo chi compra , acquisisce i nuovi Campioni d'Italia. Non credo desideri sfigurare. Se poi fosse Red Bird, sarei positivo, perché la loro esperienza nel calcio che conta (vedi Liverpool) è davvero lusinghiera e foriera di ottimi scenari. Insomma, è vero che tu sei il primo ad avere avuto sempre dubbi anche sul nostro quarto posto, ed in un certo senso fai bene a mettere le mani avanti, ma al tuo posto attenderei almeno il passaggio di consegne. E sai che se arrivasse anche solo Renato Sanches, oltre a chi è già acquisito (esclusi Kessie e Romagnoli ovviamente), ci metterei una firma subito. ;)

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    1. Io sono in grande apprensione per le tempistiche...e sono pessimista su Red Bird. Dalla padella (Elliott) alla brace (Uccello rosso). Vedremo.

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  2. Io spero nella ripresa tecnica atletica della squadra e almeno nelle ultime 2 formazioni ci sono stati problemi di scelte-risultati e questo la dice lunga quanto Pioli sia responsabile realmente

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    1. Ciao! Ovviamente il pezzo si riferisce all'intervista di Maldini di maggio. A questo punto possiamo dire che Paolo (grandissimo dirigente) abbia messo le cose in chiaro dicendo: "Vi assumete voi (la società) la responsabilità per i non investimenti".
      Così è stato.

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