Chiedo scusa a Ivan Gazidis: il Milan è tornato grande anche grazie a lui



L'onestà intellettuale è un valore in cui credo. E per questo devo ricordare di aver scritto, mesi fa, una grande sciocchezza, sul mio profilo Facebook: scrissi che avrei "stappato una bottiglia di champagne il giorno dell'addio di Ivan Gazidis al Milan"

Ammetto che queste parole furono soprattutto una provocazione nei confronti dell'utente Facebook (milanista) intervenuto un po' a muso duro sulla mio profilo personale, ma soprattutto fu, da parte mia, un prendere le parti di Paolo Maldini, a seguito della famosa intervista post vittoria del campionato rilasciata alla Gazzetta dello Sport. 

Gazidis sbagliò atteggiamento nei confronti di Maldini, ma quest'ultimo si sarebbe dovuto limitare ad affrontarlo personalmente (immagino l'abbia fatto), invece di lavare i panni sporchi in piazza. Ora sappiamo invece che il discorso sui tre big da acquistare per alzare l'asticella non era un "aut aut" da parte di Maldini, ma semplicemente un modo per fissare le responsabilità a livello sportivo, per fissare, in sostanza, l'asticella delle ambizioni.

Ivan Gazidis, ex amministratore delegato del Milan, ha fatto un ottimo lavoro in un momento chiave per la società rossonera. In primis ha dimostrato di saper riconoscere i propri errori e di tornare sui propri passi, confermando Pioli e Maldini, rinunciando a Ralf Rangnick. Poi ha diretto il Milan sulla strada del risanamento economico, rinunciando alle facili scorciatoie delle plusvalenze gonfiate, e ha dato alla società un'organizzazione moderna, aggiungendo all'organigramma figure di rilievo internazionale. Inoltre, sotto la sua gestione, il Milan ha dimostrato attenzione anche al tema inclusività, in prima linea nella lotta al razzismo: tema di grande attualità anche oggi, dopo la bagarre di Coppa Italia, nella sfida tra Juventus e Inter.

Certamente non è facile per il "Diavolo" tornare ai fasti di un tempo, anche perché i mezzi economici non sono ingenti. Ma il bilancio è migliorato e questo rende la qualificazione Champions non più un obbligo per la sopravvivenza, ma un obbligo per far tornare il Milan sul tetto del mondo: solo attraverso costanti qualificazioni in Champions League infatti può aumentare i ricavi e permettersi i giocatori migliori. Altrimenti dovrà continuare a battere le strade delle "scommesse". Tuttavia alcune di queste scommesse sono diventate giocatori di livello mondiale: Maignan, Theo Hernandez, Leao. E altri giocatori hanno un grande potenziale: Kalulu, Tomori,  Thiaw, Bennacer, Tonali e anche il tanto vituperato (da me in primis) Brahim Diaz. Senza dimenticare la crescita esponenziale del "gregario" Rade Krunic. 

E sul campo il Milan ha mostrato spesso un gioco moderno ed europeo: questa è la via scelta per tornare ai primi posti del calcio italiano. Difficilmente il Milan si priverà di Stefano Pioli, a prescindere dai risultati definitivi di questa stagione sportiva.

Ma gli eventuali risultati negativi non faranno mai più ricadere il Milan nell'oscura "banter era" iniziata nell'ultimo periodo della gestione Berlusconi (A proposito: in bocca al lupo all'ex presidente rossonero) e proseguita fino ad Elliott, sotto la gestione Leonardo.  I risultati non potranno cancellare un'identità societaria e sportiva riconquistata durante la gestione Elliott, grazie anche al lavoro di Ivan Gazidis. 

Commenti

  1. Non è da tutti saper chiedere scusa, prendersi le responsabilità di quanto si è detto e scritto.
    Quindi tanto di cappello a te.

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    1. Era una provocazione (anche se ritengo il tempo di Gazidis al Milan giustamente finito anche per via del cambio societario), ma indubbiamente ingenerosa verso un dirigente che ha fatto tanto per riportare il Milan...alla dignità

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  2. Abbiamo vinto uno scudetto, e non a caso. Considero più un caso, invece, lo 0 a 4 di Napoli. Spero di sbagliarmi, ma ne ho viste troppe, e tu sei ancora giovane e idealista.

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    1. ahah dal post Napoli Milan sono diventato ancora piu' idealista, nel senso che ho capito pienamente il valore della squadra Milan e di conseguenza della società :)

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    2. Vorrei davvero condividere questa tua ondata positiva, oltretutto - e ben lo sai - in alcuni frangenti dove mi apparivi disilluso e sfibrato, ero proprio io a confidare nel nostro Milan, ma sinceramente, vedere Alexis saltare mezzo Napoli e andare in gol è qualcosa che veramente mi sfiora la fantascienza (e anche qua, sai quanto io porti in palmo di mano Saelemaekers). Ora lo ribadisco, lo firmo e controfirmo: spero solo di sbagliarmi con tutto il cuore.

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    3. Sinceramente ora ho capito questo Milan. E' una squadra imprevedibile, può battere chiunque e perdere 10 partite di fila :D.
      Con questa consapevolezza, mi posso gustare meglio la squadra. Nel bene o nel male. Sia che arrivi prima, sia che arrivi quarta, sia che arrivi settima

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    4. Facciamo settima.. mi sembra più alla portata.. io però anche no. Posso godermi chi perde e lotta, non chi scientemente si suicida.
      E se ora dovessimo fare un partitone col Napoli, paradossalmente, m'incaxxo anche di più.

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    5. Purtroppo ieri è stata una partita sfortunata. Il nostro problema è stato il mese di gennaio indecente (anche perché privi del nostro portierone). Rebic è un giocatore pasticcione e involuto, Origi tatticamente indecente. Fa sempre il movimento sbagliato.

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    6. Invidio questa tua pacatezza.. davvero.. ma non potresti far bene il mestiere cha onori.. grande Riky!

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    7. Sono stato anche troppo fumantino :D ahhaha in un recente passato

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