Intervista a Gianluca Pagliuca: "Ecco le mie parate più belle"

Foto dal Guerin Sportivo

Oggi sul Bazar un ospite di prestigio: Gianluca Pagliuca, ex portiere di Inter, Sampdoria e Bologna, nonché estremo difensore della nazionale azzurra. Ringrazio l'amico Mario Fucili per aver fatto da tramite con il mitico portiere bolognese.

Pagliuca con una splendida divisa gialloblu

Gianluca, è un piacere poter fare questa chiacchierata con te. Facciamo un salto indietro nel tempo: stagione 1990-91, lo scudetto con la Sampdoria. La partita chiave quella a Milano, quando batteste l'Inter 2-0. Tu fosti il migliore in campo, parando anche un rigore a Matthaus. A distanza di anni, quali ricordi hai di quella partita?
"Ho ricordi indelebili, come se avessi giocato ieri quella partita. Una partita che ci garantì lo scudetto al 99%. Fu una gioia immensa superare l'Inter a San Siro".

Il rigore parato a Matthaus nella sfida scudetto

Il volo con il braccio di richiamo, l'uscita bassa a chiudere lo specchio con il corpo. Possiamo riassumere in questi due gesti il portiere Pagliuca?
"Sì, in particolare il volo con il braccio di richiamo era il mio cavallo di battaglia. Ero un portiere molto reattivo e veloce. Ma non facevo allenamenti particolari sulla forza o sullo stacco. Da parte mia c'era una buona predisposizione".

Pagliuca vola con la mano di richiamo

Parliamo del tuo passaggio all'Inter. Hai preso il posto di una leggenda, Walter Zenga. In pratica sei stato quello che ha "ucciso l'uomo Ragno".
"Sì, già da maggio l'Inter iniziò a manifestare il suo interesse per acquistarmi. Non fu facile. Io non volevo lasciare la Sampdoria. L'Inter seppe convincermi e dopo la fine del mondiale in America ci fu l'accordo definitivo per il trasferimento".

Zenga e Pagliuca

Sei stato protagonista di grandi partite nei derby contro il Milan. Le parate più belle, vediamo se le ricordo bene: un colpo di testa schiacciato di Panucci tolto dall'angolo basso, un colpo di testa in tuffo di Weah alzato sopra la traversa e una bordata ravvicinata di Bierhoff respinta a mano aperta. E' una giusta top 3?
"Sì! Il derby con la parata di Panucci è quello che probabilmente porto più nel cuore, perché fu il primo derby vinto in campionato (stagione 1994-95, 3-1 per l'Inter, n.d.r.) e fui riconosciuto come il migliore in campo. Comunque dei derby ho ottimi ricordi, sono riuscito a fare spesso parate importanti".


La prodezza su Panucci

Con la nazionale, a Usa '94, tutti ricordano il bacio del palo nella finale (dopo un pallone non trattenuto e carambolato sul palo) o il "rosso" nella partita con la Norvegia. Nessuno però ricorda il miracolo su Salinas all'82' di Italia Spagna 2-1.
"Fu una partita molto importante, infatti due minuti dopo Baggio fece il gol decisivo. Una parata doppiamente importante, perché in quel momento eravamo davvero a un passo del baratro. Ci fu un lancio lungo, un'incomprensione tra Maldini e Costacurta che lanciò il loro attaccante. Sono uscito, ma poi sono rimasto fermo per chiudergli lo specchio della porta e ci sono riuscito".

Pagliuca salva su Salinas

Mondiale di Francia '98: l'infortunio di Peruzzi ti lanciò come titolare e furono prestazioni di alto livello. In particolare con la Norvegia togliesti dalla porta un gol già fatto su colpo di testa di Flo.
"E' stata la parata più bella con la maglia della nazionale. Cross dalla destra, un colpo di testa a botta sicura del loro attaccante, la presi proprio sulla linea di porta".

Flo stoppato da Pagliuca

Roberto Baggio e Ronaldo Luis Nazario, due grandi campioni che hai avuto l'onore di avere come compagni di squadra.
"Sono stati due ottimi compagni di squadra e ottimi amici. Ho ricordi indelebili di entrambi. Baggio era molto tranquillo e aveva una classe immensa, metteva il pallone dove voleva lui. Ronaldo era un po' più mattacchione. Ma quando scendeva in campo..era un fenomeno!".

Pagliuca esulta con la maglia dell'Inter

Parliamo di maglie: se non sbaglio hai incorniciato e conservato quelle più rappresentative della tua storia. E sei stato uno dei primi portieri a indossare maglie a maniche corte.
"Esattamente, in casa mio ho fatto una sorta di mostra. Ho conservato tutte le maglie della mia carriera, mi mancano solo una divisa verde della Reusch indossata ai primi anni alla Sampdoria e la maglia nera della Diadora del Bologna 1998-99. Sulle maniche corte: ho iniziato a giocarci così nel 1996. Le imbottiture mi davano fastidio, così tagliavo le maniche per giocare più libero".

Grazie a Gianluca Pagliuca per essere stato in nostra compagnia. A lui un caro augurio per un felice 2020!

Pagliuca festeggia con Vialli lo scudetto 1990-1991

Commenti

  1. Grandissima intervista ad un grandissimo portiere, sicuramente uno dei migliori italiani di tutti i tempi

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    1. E' sicuramente nella top 10 dei migliori portieri italiani!

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    1. Grazie Gus! Purtroppo c'erano troppe domande da fare...:D

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  3. Prestigioso è dir poco, comunque peccato per i due mondiali, uno almeno lo meritavamo.

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    1. Quello del 1994 sarebbe stato perfetto..l'apoteosi del baggismo!

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  4. Caspita!
    Pagliuca lo conosco eccome e mi piaceva un sacco, sai?
    Avevo la sua figurina nel diario. 😍😍
    Vabbè, perdonate il siparietto rosa.
    Ottima intervista e um bacio a lui.

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    1. Pagliuca ha ancora molte ammiratrici! :D

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  5. Risposte
    1. Grazie! Sei Mario vero? Il top è inconfondibile! :D

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  6. Vedi che qualcuno lo conosco anche io. Pagliuca me lo ricordo bene!!

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    1. Merito delle partite in nazionale ai mondiali, sicuramente :)

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