Beati sono i santi, i Gattuso e i fanti

Foto Repubblica.it

Il calcio è ripartito con la fase finale della Coppa Italia, i recuperi di Serie A e la Serie B. Oggi (lunedì 22 giugno) inizia invece la 27esima giornata del campionato.  Il post emergenza Covid-19 ha avuto dunque il primo verdetto: Napoli vincitore della Coppa Italia, a spese della Juventus. E son partite le celebrazioni di Rino Gattuso, grande uomo e bravo allenatore, vittima degli isterismi del mondo del pallone: prima Gino Rattuso (così molti tifosi rossoneri lo battezzavano in modo dispregiativo sui social), ora nuovo profeta della nouvelle vague della panchina tricolore.

La verità, come sempre, sta nel mezzo: Gattuso non era un disastro prima, non è un fenomeno ora. Gattuso pratica lo stesso calcio dei tempi di Pisa in Serie C: 4-1-4-1, esterni che si sfiancano tra fase difensiva e attacco, un mediano a proteggere la difesa, nove giocatori dietro la linea della palla in fase di non possesso, palleggio dal basso in fase di possesso. Le squadre di Gattuso sono estremamente efficaci contro le "grandi" perché possono esprimere le loro migliori caratteristiche: il gioco difensivo e le ripartenze. Certo non sto ridimensionando i meriti e le qualità di "Ringhio", per me un bravo allenatore fin dai tempi del Pisa.

A Napoli ha avuto il merito di ricompattare l'ambiente, ma qui, oltre  ai meriti di Gattuso, entrano anche in gioco i demeriti di Ancelotti, di un 4-4-2 che era indigesto a mezza squadra, soprattutto a Insigne, a cui Gattuso ha restituito la coperta di Linus della posizione di esterno sinistro del tridente nel 4-3-3. Non va dimenticato l'ottimo lavoro a gennaio del ds Giuntoli, che ha chiuso per gli acquisti di Politano, Lobotka e soprattutto Demme, il regista arretrato che a Gattuso serviva come il pane.

Il Napoli ha vinto la Coppa Italia non perché ha in panchina l'uomo dei miracoli, ma semplicemente perché la società partenopea da anni è lungimirante nella pianificazione. Si può sbagliare talvolta scelta sull'allenatore (Ancelotti), si possono vendere i pezzi pregiati per sistemare il bilancio (Koulibaly e Milik i prossimi?), ma a Napoli hanno imparato a progettare, a tenere gli occhi sul presente e dare uno sguardo profondo al futuro. Tanto più che la squadra dell'anno prossimo è quasi fatta: con Petagna e il talento Osimhen per il ruolo di centravanti, il brasiliano MagalhaesRrahmani del Verona per il pacchetto dei centrali difensivi. E presto, siamo sicuri, usciranno anche i nomi dei sostituti futuri di Ghoulam (terzino sinistro), Allan (mezzala) e Callejon (esterno destro d'attacco).

Gattuso non può essere certo un rimpianto per il Milan: perché al Milan c'è una sola cosa che possono invidiare al Napoli, non l'allenatore, ma la capacità di programmare. Una virtù assente in via Aldo Rossi da almeno dieci anni..

Commenti

  1. Sono molto felice per la vittoria del Napoli :)
    E sai che ero contenta per l'arrivo di Gattuso nella mia squadra e lo sono anche ora con questo bel risultato. Non ne avrei parlato male neppure se la Coppa Italia l'avessimo persa perché per me resta un grand'uomo oltre che un bravo calciatore prima e un bravo allenatore adesso.
    Buon lunedì.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fa piacere celebrare la prima vittoria del tuo Napoli :)
      Spero di avere altre occasioni :P!

      Elimina
  2. Disamina che condivido senza remore.

    PS: Mi raccomando, stasera con il Lecce fate i 3 punti!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Stasera DOBBIAMO fare i tre punti, fatti 6 punti il Milan può andare in vacanza...

      Elimina
  3. Mi è spiaciuto ovviamente per la juve ma contento per Gattuso, hai detto bene, il miglior acquisto è stato Demme, veramente fondamentale per il Napoli

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Demme lo vorrei al Milan..anche se Bennacer in prospettiva è più forte.

      Elimina
  4. Mi trovi completamente d'accordo, soprattutto sui demeriti di Ancelotti. Su Gattuso avevo non pochi dubbi, ma col passare del tempo mi sta conquistando. Speriamo si continui così ;)
    Sul Milan ci sarebbe davvero tanto da dire. La capacità di programmare, tra l'altro, è davvero impossibile quando manca una società chiara, forte, compatta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il problema è che abbiamo avuto tre società e non c'è stata una società chiara, forte e compatta. Guarda l'ultimo Milan berlusconiano, con i dissidi tra Barbara Berlusconi e Galliani. Forse l'unico vero progetto è quello che i Singer dovrebbero avviare: con Rangnick allenatore-manager..

      Elimina
  5. Come sempre si esagera, anche perché ai rigori ha vinto, che si sanno è una specie di lotteria.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Davvero, ci sono dei momenti in cui sembrava di leggere l'impresa del nuovo Mandrake della panchina :D

      Elimina
  6. Davvero! Il Milan di Berlusconi continuava a gestire la società come se fossimo rimasti negli anni '90. Sbagliatissimo.
    Il Napoli poi ha vinto solo una Coppa Italia..ma rimanere sempre competitivi è già un grande successo...

    RispondiElimina
  7. il buon calabrese se l è meritata questa vittoria, scaricato inomignosamente dal suo milan, ha mostrato a tutti che la vecchia signora è battibile... (anche i ricchi piangono) ....ihihihihihi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai che su quel "La juve è battibile" ho qualche dubbio?
      Che fosse effettivamente ancora in vacanza in Coppa Italia?

      Elimina
  8. Spero che l'uomo Ragnick venga fato lavorare in pace.. e magari rivedremo un Milan che possa togliersi qualche soddisfazioncella... ma anche ora, uno scherzetto alle grandi in questo fine campionato.. perché no?!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il Milan dovrebbe fare 3 punti con la Spal e 3 con il Parma. Poi esonero di Pioli e Rangnick subito in panchina :D

      Elimina
    2. Così potremmo iniziare a pianificare la prossima stagione..

      Elimina

Posta un commento