Intercontinentale 1993: il Milan non perse per colpa dell'allenatore Capello

Papin a terra

Fu una delle mie più grosse delusioni da tifoso: nel dicembre 1993 il Milan perse la finale di Coppa Intercontinentale con il San Paolo, 3-2 il risultato finale per i brasiliani. I rossoneri parteciparono alla competizione dopo la squalifica del Marsiglia, la squadra che aveva vinto la Coppa dei Campioni a scapito proprio della squadra allenata da Fabio Capello (un'altra finale "drammatica" per un piccolo tifoso come il sottoscritto).

Papin esulta dopo il gol

La vigilia della gara fu scaldata dal caso Savicevic. Il forte fantasista era stato escluso dalla formazione titolare (ricordiamo che il Milan poteva schierare solo tre giocatori stranieri) per una squalifica pendente da due anni. Ma successivamente la Fifa chiarì che quella squalifica era oramai da considerarsi scontata. Capello però non se la sentì di escludere in attacco il sostituto del fantasista, il rumeno Raducioiu, così Savicevic, che attaccò duramente il proprio allenatore, si accomodò in tribuna. Gli altri stranieri titolari erano due francesi, l'attaccante Papin e Desailly, che Capello impiegò come centrocampista centrale: arrivato proprio dal Marsiglia, era solito giocare come difensore. Dopo la sconfitta, la stampa italiana attaccò Capello proprio per l'impiego di Desailly a centrocampo. Una mossa che invece, con il tempo, ebbe risultati eccezionali, visto che il francese si trasformò in un'insuperabile diga frangiflutti, permettendo al Milan di vincere scudetto e Coppa dei Campioni.

Raducioiu in azione

La sconfitta del Milan non fu causata dalle decisioni di Capello (secondo me fu una decisione corretta quella di non revocare la titolarità a Raducioiu), quanto dagli errori dei singoli. Sul 2-2 il portiere Rossi uscì goffamente di porta, provocando il gol partita di Muller. Sull'1-0 Costacurta si fece anticipare da Palinha, mentre Albertini giocò una partita sottotono, perdendo il duello contro il veterano Cerezo, centrocampista che in Italia aveva vestito le maglie di Roma e Sampdoria. Anche Maldini soffrì nel primo tempo le incursioni di Cafu, futuro terzino destro di Roma..e Milan. Il migliore tra i rossoneri fu Massaro, autore di un gol (l'altro portò la firma di Papin) e di un tiro al volo che fu respinto dalla traversa. Da segnalare tra le fila del San Paolo la presenza di Leonardo De Araujo, futuro giocatore, allenatore e dirigente del Milan.

Ronaldao e Zetti con la coppa

Commenti

  1. Che ricordi e che rimpianti..e ancora oggi penso a quando Desailly decise di abbandonare il Milan.. fu shock vero, per me un elemento insostituibile, cardine autentico.. ci rimasi davvero male quando se ne andò al Chelsea, nel 1998.. :(

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    1. Anche io ho ricordi di quella giornata, ma ricordi extracalcistici :D. Tutto sommato la sconfitta in questa finale non mi lasciò grandi scorie.

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