Carlos Roa: il portiere vegano, dalla fede incrollabile





Carlos Roa è un nome probabilmente ignoto a molti. Eppure difese i pali dell'Argentina nei mondiali del 1998, al culmine del momento più alto della sua parabola calcistica. Nella stagione 1997-98 infatti fu il portiere dei miracoli del Mallorca, matricola "terribile" affidata alle cure di un allenatore argentino all'epoca sconosciuto: Hector Cuper, futuro tecnico dell'Inter (2001-03). Il Mallorca arrivò quinto e in finale di Coppa del Re.


Roa nella finale di Coppa del Re con il Barcellona

Ai mondiali Carlos Roa, classe 1969, fu tra i protagonisti di un epico Argentina - Inghilterra, agli ottavi di finale. Si inchinò senza colpe allo splendido gol del giovane gioiello Owen, ma nella lotteria dei rigori parò i tiri dei mediani Batty e Ince, regalando la qualificazione alla "Seleccion", tra le accreditate alla vittoria finale.

Roa para il rigore di Batty ai mondiali di Francia '98

Roa si confermò a buoni livelli in Liga, sempre con il Mallorca: i rossoneri arrivarono in finale di Coppa delle Coppe (sconfitti dalla Lazio) e vinsero la Supercoppa di Spagna a spese del Barcellona. Nell'estate del 1999 il Manchester United si convinse a farne l'erede di Schmeichel, ma il portiere argentino rifiutò. Prese infatti una decisione importante: un anno sabbatico dal calcio per diventare predicatore della Chiesa cristiana avventista del settimo giorno. Si vociferò che fosse convinto dell'arrivo dell'apocalisse con il nuovo millennio, per questo aveva appeso i guanti al chiodo, per abbracciare Dio e conquistare la salvezza..spirituale.


Roa con la maglia del Mallorca

Tornò dunque tra i pali del Mallorca un anno dopo, come riserva, per poi trasferirsi all'Albacete. Qui affrontò il suo nemico più duro: un tumore. Da ragazzo, quando militava nel Racing Club, in una trasferta precampionato nel Congo aveva invece contratto la malaria. Né la malaria né il tumore riuscirono a sconfiggere il portiere dalla fede incrollabile e dallo stile di vita salutista: astemio e vegano. Lo chiamavano infatti "Lachuga", cioé lattuga. Continuò a giocare in patria, con l'Olimpo, poi si ritirò, a 36 anni.
Dismise per sempre i panni del portiere, continuando a vestire i panni del predicatore.

Commenti

  1. Ma quanti portieri "personaggi" ha avuto la storia del Calcio? :D

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    1. Io adoravo Roa ^_^ e ho anche la maglia di quel Mallorca (ma non del portiere).

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