Prunier, meteora del Napoli a doppia L: lentezza e litigiosità



William "Willy" Prunier, classe 1967, arrivò al Napoli nell'estate del 1997. Aveva da poco compiuto trent'anni: per ingaggiarlo dal Montpellier il presidente partenopeo Ferlaino aveva scucito un miliardo delle vecchie lire, secondo quanto riportò il Guerin Sportivo, anche se qualcuno disse tre miliardi, qualcun'altro cinque. Un acquisto che fu accolto con grande perplessità, visto il curriculum non esaltante del francese, che vanamente Cantona sponsorizzò al Manchester United. Nelle amichevoli Prunier si distinse soprattutto per l'estrema lentezza. Il giocatore volle tranquillizzare i tifosi: "Sì, avverto una certezza lentezza, ma quando con l'allenamento migliorerò scatto e velocità, vedrete un giocatore diverso".



Purtroppo i tifosi del Napoli non videro un giocatore diverso e ad ogni modo lo videro poco comunque: tre sole partite di Serie A, prima di essere spedito in Scozia, all'Heart of Midlothian. Della sua esperienza in Serie A, tutti ricordano la "non marcatura" di Abel Balbo in Roma Napoli, quinta giornata di campionato: i giallorossi vinsero 6-2 e l'attaccante argentino fece tripletta, segnando peraltro il suo personale centesimo gol in Serie A. In quella gara Mutti, l'allenatore del Napoli, mise il neo acquisto Mirko Conte a marcare Totti, Baldini sulla scia di Gautieri a destra e Prunier su Balbo, con Ayala libero. Nella partita successiva il nuovo allenatore, Carletto Mazzone, piazzò Baldini al centro e Sergio a sinistra, e tanti saluti a Prunier, che peraltro ebbe parole fortemente critiche, verso la società, per l'acquisto di Conte, l'uomo che in pratica doveva prendere il suo posto in pianta stabile.



D'altro canto nel curriculum di Prunier c'erano anche molti litigi che lo avevano portato a brusche separazioni dalle sue squadre, e anche rapporti piuttosto difficili con gli allenatori. Ferlaino, il presidente del Napoli, disse che Prunier non era un adone, ma che avrebbe stupito per la sua efficacia. Un'efficacia che in Italia hanno visto solo pochi attaccanti, quelli che hanno avuto il "privilegio" di farsi sfidare da lui.




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