Mourinho? Il vero special one della Roma è Tiago Pinto

Tiago Pinto PH DAZN


Il titolo è ovviamente una provocazione, non nascondo infatti le mie antipatie per l'ultimo Mourinho, ma credo sia innegabile che nell'ottima stagione della Roma, attualmente quarta e alle semifinali di Europa League, ci sia tanto merito del general manager Tiago Pinto, affiancato dal ds Mauro Leo.

La situazione finanziaria della Roma non è delle migliori, tanto più che la società giallorossa, in tema di fairplay finanziario, ha effettuato un patteggiamento (Settlement agreement) con gli organi preposti dell'Uefa. Tiago Pinto però, sulla scia di quanto fatto ad esempio dalla coppia Maldini e Massara al Milan, ha saputo ridurre le spese, migliorando la rosa. Battendo una strada diversa dai rossoneri: quella dei parametri zero, che ha scelto con cura. 

L'esperienza di Matic, arrivato dal Manchester United, e la classe di Dybala sono stati i valori aggiunti della Roma, assieme a rendimento della colonna difensiva Smalling, all'affidabilità di Pellegrini  e Cristante, ai lampi di El Shaarawy. E anche Mancini ha fatto evidenti miglioramenti, dopo un paio di stagioni terribilmente altalenanti. 

L'acquisto di Dybala è stato il capolavoro di Tiago Pinto: 4,5 milioni di ingaggio netti, cifra relativamente abbordabile, con una clausola particolare. Con un adeguamento di ingaggio a quota 6 milioni, a partire dal 1 luglio 2023, sparirà la clausola di 20 milioni per i club italiani e di 12 per i club esteri: il costo del giocatore in rosa passerà da 8,325 a 11,1 milioni (non poco), ma non sarà difficile per il ds della Roma far riequilibrare i conti, dopo l'ottima "sforbiciata" degli ultimi dodici mesi.  Un anno fa la rosa dei giallorossi costava 183 milioni circa, oggi il costo si è ridotto di 30 milioni, a quota 153, poco sopra il Milan. Certamente (le squadre italiane dovrebbero prendere nota) i tagli sono stati aiutati dagli inserimenti nella rosa della prima squadra dei tanti talenti del vivaio: Boer, Tahirovic, Bove, Volpato e ovviamente il migliore di questa "nidiata", Zalewski. Ma Pinto ha fatto un lavoro eccellente.  Anche l'acquisto di Matic è stato sottovalutato: grazie agli sconti fiscali del decreto crescita, il giocatore pesa per 5 milioni e 800.000 euro sul bilancio annuale. Il rendimento dell'esperto centrocampista è stato però decisamente alto e ha ricompensato l'investimento. Interessante anche la scelta del secondo portiere, Svilar del Benfica, classe '99 arrivato a parametro zero. Svilar e Boer, il terzo estremo difensore giallorosso, costano a bilancio, insieme, 1,883 milioni di euro. Mirante, terzo portiere del Milan, incide sulle casse rossonere per la stessa cifra (1,8 milioni), con Tatarusanu sono 3,712, praticamente il doppio. 

Un altro colpo pazzesco targato Pinto, in proiezione futura, è Houssem Aouar, che la Roma ingaggerà a parametro zero dal Lione. Si parla di un ingaggio al netto di 3,5 milioni, 5,075 milioni al lordo: affare straordinario. Il giocatore ricoprirà il ruolo di mezzapunta sinistra nel 3-4-2-1, alternandosi a El Shaarawy (anche se quest'ultimo deve ancora rinnovare il proprio contratto) e Pellegrini. Aouar prenderà il posto di uno tra Camara e Wijnaldum, due giocatori ingaggiati da Pinto in prestito: 3,24 e 7,25 milioni il loro costo annuale a bilancio. Veniamo alle cifre per il riscatto: 11,5 milioni per Camara (a bilancio annuale costerebbe 4,615 milioni) e 8 milioni. Considerata l'età non verde dell'olandese, ipotizzando un biennale, il centrocampista inciderebbe a bilancio per 10,25 milioni. Pinto dovrà dunque prendere una decisione ed eventualmente ottenere un cospicuo sconto da parte del Psg. Ma finora ha dimostrato di essere un abilissimo manager. Anche nella risoluzione del caso Zaniolo: la Roma aveva solo da perdere, ma alla fine la società giallorossa ha limitato i danni.

La cessione di Karsdorp e la conferma di Llorente (o l'acquisto di un altro terzino), l'acquisto di un rinforzo in difesa, i rinnovi di contratto di Smalling ed El Shaarawy, la decisione su Belotti (prolungare il contratto o sostituirlo?), smaltire qualche esubero ancora a libro paga. Sono i compiti del direttore sportivo per la prossima stagione. La Roma si presenterà al via probabilmente con una Champions League da affrontare e chissà, forse con un Europa League in più nel palmares. Risultati che indubbiamente sarebbero un grande traguardo, ma frutto non solo del lavoro di Mourinho, che ha certamente tanti meriti (non lo nego, al di là della mia personale antipatia). Vedremo se nel segno della continuità la Roma riuscirà ad alzare l'asticella e a puntare al grande traguardo dello scudetto. 


Commenti

  1. Aveva puntato anche Adli, ma Pioli lo ha dichiarato incedibile!!!

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    1. ahahah! Prima o poi lo rivedremo in campo :D

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    2. In un campo dove capiscono quanto vale.

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    3. Comunque contro la Roma avrebbe potuto dare un po' piu' di verticalizzazioni al nostro gioco.

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  2. Pensa che a me sta sul cazzo il Mourinho degli inizi 😝 Questo alla Roma fa tenerezza e alla fine l'ho accettato e iniziato a volergli bene (ovviamente da romanista).
    Non sapevo dei costi totali però negli ultimi anni ne abbiamo avuti di giocatori di troppo e che spesso manco finivano nella rosa o in prestito 🤦‍♂️
    Sul fairplay alzo le mani, è da quando sono arrivati gli americani (Di Benedetto prima e Pallotta dopo) che ho provato a starci dietro, con loro che ne davano tanta importanza (o forse era una scusa) ma nel frattempo tante altre squadre se ne fregavano, senza ripercussioni 🙌
    Per la UEL ti dico solo: 🤘 (anche se non so che gufi e da una parte ne saresti anche contento)

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    1. Io adoravo il Mou degli inizi (Chelsea soprattutto!)
      Capitolo Europa League: sinceramente tifo per una finale italiana e quindi che possa vincere una delle due italiane.Farei fatica invece a tifare Inter in finale di Champions!

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    2. Se proprio non Milan - Manchester City, allora saprò per chi tifare.. ;)

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    3. Comunque se dovesse passare il Milan, spero passi il Real. Viceversa, forza City :D

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