#Extra: "Voci Notturne", la serie cult. Recensione (no spoiler) e spiegazione (con spoiler)


"Voci notturne" è una miniserie da 5 episodi trasmessa da Rai 1 nel lontano 1995, replicata solo quattro anni fa, purtroppo priva di una versione in dvd che renderebbe felici tanti appassionati, compreso il sottoscritto.
La regia è di Fabrizio Laurenti, ma la sceneggiatura e il soggetto sono di Pupi Avati. Criticatissimo, Pupi, per il suo ultimo film, "Il signor diavolo", soprattutto da parte di chi non è riuscito a entrare in sintonia con la poetica horror del regista bolognese. Gotica, ma non solo. Molto probabilmente, "Voci notturne" sarebbe bollata da costoro come una mediocre fiction televisiva imbevuta di pseudo-esoterismo.
Per noi appassionati dell'horror avatiano, "Voci notturne" è invece un vero e proprio cult. Ne "La casa dalle finestre che ridono", il restauratore Stefano ha a che fare con una misteriosa anziana invalida. In "Voci notturne" un altro Stefano (Lorenzo Flaherty), stessa barba e capigliatura del precedente Stefano, incrocia il suo destino con un'altra misteriosa anziana invalida. A Roma non potevano certo essere riprodotte le atmosfere rurali dei paeselli della campagna emiliana. Non importa. Il punto di forza della miniserie è riuscire a trasmettere ansia e inquietudine grazie a un semplice condominio: tanti piani e scalinate infinite, inquilini assenti, porte sigillate e buio. Eppure, dall'esterno, il condominio è solamente un grande edificio che si affaccia su una delle tante strade trafficate di Roma.

Un interno piuttosto inquietante

La genialità del maestro Avati è proprio questa. Raccontare l'orrore che si insedia vicino a noi. Rispetto a "La casa dalle finestre che ridono", in "Voci Notturne" è presente anche l'elemento soprannaturale. Come nell'Arcano Incantatore, come in "Zeder". Approfittando però dei lunghi tempi televisivi, il regista "incastra" quattro investigazioni parallele. C'è quella di Stefano, così simile a quella di tutti i protagonisti degli horror avatiani. Personaggi che si ritrovano loro malgrado in situazioni più grandi di loro, vogliosi però di andare fino in fondo, di attraversare le colonne d'Ercole, a loro rischio e pericolo. Ma non solo. Viene narrata l'investigazione "ufficiale", quella delle forze dell'ordine, con il commissario Morlisi, ben interpretato da Massimo Bonetti. Quella di Andrea, nipote di Morlisi, esperto musicologo. Quella parallela, in America, del detective privato italo-americano Mario Fedrigo. Quest'ultima parte sembra quella più estranea, la meno avatiana, quasi una necessità, da parte di regista e sceneggiatore, di strizzare l'occhio alla saga cult di Twin Peaks. Bisogna aspettare il terzo episodio. Un colpo di scena abbatterà le nostre certezze, o meglio, i nostri dubbi sull'importanza di quella parte. Anche perché Fedrigo incrocerà solo di sfuggita gli inquirenti italiani, ma toccherà con mano la verità. Tornando al parallelismo con "La casa dalle finestre che ridono", lì c'era un registratore che riproduceva la voce inquietante del pittore Legnani, mentre in "Voci notturne" abbiamo telefonate misteriose, registrazioni (della Polizia) e uso delle tecnologie (dell'epoca) per risolvere il mistero legato alla morte di Giacomo Fiorenza, studente di architettura, figlio di Michele, architetto rimasto coinvolto in un vicenda di corruzione del mondo politico. "Voci Notturne" si conclude sostanzialmente senza i colpi di scena che hanno caratterizzato le opere horror del maestro Avati. Il finale, comunque notevole, lascia aperti interrogativi e ha lasciato, vanamente, le porte aperte per un seguito.



** GLI INTERROGATIVI DI VOCI NOTTURNE (SPOILER) **

Non è facile dipanare i mille argomenti che arricchiscono la narrazione di questa opera cult, certo mi ha aiutato la recensione di Nocturno (grazie a Miki Moz del Moz O' Clock).

Norberto Sinisgalli, il deus ex machina della vicenda, è colui che è riuscito a padroneggiare al meglio gli antichi riti esoterici. Egli, alla compagna Maria Valover, afferma che "per dare sfoggio di determinate abilità è sufficiente ricordare ciò che si è stati nelle vite precedenti", un chiaro richiamo alla reincarnazione. Possiamo ipotizzare quindi che Norberto Sinisgalli sia la reincarnazione "attuale" (riferendosi al 1994) di un'anima che rimane a conoscenza dei propri passaggi nei diversi corpi. Oppure che Sinisgalli possa aver acquisito questo potere, la consapevolezza della reincarnazione, una sorta di immortalità dell'anima (cioè quando rinascerà nella vita successiva, lui si ricorderà della vita vissuta come Sinsigalli).  Il rito del passaggio potrebbe dunque concretizzarsi nel passaggio dell'anima. Però, considerato anche il destino di Maria Volver, è più probabile che il rito del passaggio si concretizzi solo dopo la morte, come avviene per Maria Valover. Si rimane in una sorta di limbo, tra la vita e l'aldilà, ma si possono compiere atti materiali. La reincarnazione sarebbe solamente una suggestione rafforzata dalla spiccata propensione di Sinisgalli sulle arti.

Vediamo ora le certezze sul personaggio. Quasi novantenne, Sinisgalli ha cambiato in passato il proprio nome dopo la prigionia in America (ricordiamo che ha costruito un patrimonio ingente truffando gli ebrei durante l'occupazione nazista) ed è una personalità politica di peso (forse lo stesso Presidente della Repubblica). Egli padroneggia alla perfezione l'egregoro: "Il fenomeno che gli antichi chiamavano il doppio e che noi sappiamo essere l'Egregoro, il quale produce fenomeno di ubiquità" (dagli appunti del Sinisgalli stesso). In pratica una proiezione del proprio pensiero. Per sviluppare questa facoltà, serve un particolare rito con sacrificio umano. Ecco perché uno dei personaggi della storia (l'unico) vede Norberto Sinisgalli. Vede la sua proiezione mentale! Una persona che riesce a sviluppare questa capacità può anche impossessarsi della mente altrui, secondo determinate condizioni; ma in quel frangente il corpo è praticamente inerme (come accade a Ronnie McCornick). Quindi Sinisgalli non può usare persone terze per commettere omicidi o azioni a lui favorevoli. Finanzia la "Società teosofica per il ritorno allo spirito originario". E' evidente che i riti praticati sugli altri adepti siano una truffa per spillare soldi a persone attraverso lasciti e donazioni. I truffati vengono poi fatti letteralmente fuori in quelli che possiamo chiamare pseudo riti (e gli omicidi vengono derubricati a suicidi). Pochi infatti quelli a conoscenza dei veri cerimoniali. Possiamo ipotizzare che Sinisgalli abbia già scelto un suo successore (quello che in pratica dovrebbe praticare il rito del passaggio sul corpo di Sinisgalli quando morirà). Ma di questo passaggio non c'è ovviamente traccia nella mini-serie.

Maria Valover

Maria Valover completa il (vero) rito del passaggio, dopo la morte, grazie alla nipote Elena. Ma lei vede questa sua condizione come una prigionia in una  sorta di limbo, tra vita e morte. A Stefano Baldi dice: "Questo luogo dove sono, non deve essere in alcun modo cercato, né in alcun modo trovato". In pratica guadagna una sorta di immortalità che però non porta a nulla e per questo cerca di essere da monito agli uomini. E' la vera antagonista di Norberto Sinisgalli, dopo esserne stata la compagna.

Giacomo Fiorenza viene ucciso dalla setta (su ordine di Sinsigalli) come avvertimento al padre Michele (affinché non spifferi la verità). Tuttavia Fiorenza, grazie ai suoi studi esoterici, sviluppa un limitato Egregoro, che lo porta temporaneamente a trasferire la propria mente (il proprio doppio, l'entità mentale) in quella di Ronnie McCornick.

Greta Folger Bloom è il misterioso personaggio che tesse le trame in America. Si potrebbe ipotizzare sia nella stessa condizioni della Valover: dopo la morte (suicidio) le hanno praticato il rito del passaggio. Uso ovviamente il condizionale perché nel suo caso non ci sono certezze.

Commenti

  1. Ho visto su SKY un film di Pupi Avati, il signor Diavolo, e mi sono addormentato sulla poltrona.
    A me piacciono i film d'aMMore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dunque: del Pupi non horror ci sono film che mi sono piaciuti molto e altri no (il famoso gita scolastica).
      Gli horror invece li amo tutti (a parte il nascondiglio che è un film "in tono minore").
      Probabilmente perché sono entrato in simbiosi con la poetica horror di Pupi.

      Elimina
  2. Forse è questa la migliore fiction italiana.
    Se fosse girata oggi, coi mezzi attuali, sarebbe una cosa pazzesca. Anche se perderebbere quella patina anni '90 che, tra tecnologie dell'epoca e rimandi alla politica, non si potrebbe ricreare.
    Non nego che mi piacerebbe, comunque, averne un remake corposo.
    Quando l'esoterismo è reale, ricercato, non mero paranormale.
    Avati costretto ad abbandonare gli ambienti rurali, come dici, ma anche Roma -coi suoi secoli di Storia- ha il suo perché.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    2. La migliore fiction italiana... beh, giudizio lusinghiero, ma non posso negare che per me lo sia. Troppo affascinanti personaggi come Sinisgalli, Maria Valover...i misteri esoterici, gli enigmi musicali e tutto ciò si lega agli eventi politici. Suggestiva la doppia ambientazione..e ci sono spunti per fare 3-4 stagioni, come piace oggi agli appassionati del genere :D

      Elimina
    3. Esattamente: sarebbe quasi da fare.
      E forse oggi, vista la dimensione univoca della comunicazione (senza barriere) si potrebbe anche riportare in un contesto più piccolo, un quartiere... sempre vicino Roma per ovvie ragioni.

      Moz-

      Elimina
    4. Però il ponte Sublicio non può essere eliminato! Anche se poi, tolti i primi dieci minuti, rimane solo sullo sfondo e..nella sigla.

      Elimina
    5. Potrebbero eliminare la parte americana e trasportare la sortita estera a Roma città... :)

      Moz-

      Elimina
    6. noo la parte americana è fondamentale..

      Elimina
    7. Si può spostare tipo a... Milano XD

      Moz-

      Elimina
    8. O in un'altra città europea, allora :D

      Elimina
  3. Non avevo capito che avresti scritto questo post.
    Sai cosa penso di Pupi Avati e anche delle fiction.
    Quindi, per oggi, mi limito a lasciarti un saluto.
    Proprio come piace al Moz..... Ahaahaha :P

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La parte più succosa è quella degli spoiler ^_^

      Elimina
  4. Ma grande! Ti scopro pure appassionato di questo meraviglioso, e praticamente dimenticato, sceneggiato.... (stavo per scrivere miniserie ma lo trovo riduttivo).
    Io sono uno di quelli che brama da anni la sua uscita in DVD, anche se ormai ho perso quasi ogni speranza, rassegnandomi a quegli inguardabili video sul tubo.
    Tu sai che di recente è invece uscita una ristampa "deluxe" del saggio di GianLorenzo Franzì, con cinquanta pagine fino ad oggi inedite della sceneggiatura originale, andata perduta, di "Voci Notturne" andata perduta?
    http://www.weirdbook.it/prodotto/voci-notturne-deluxe-edition/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quel saggio(versione deluxe) l'ho ordinato al termine della visione di voci notturne :D
      Mi arriverà il 15 novembre circa. Sto attendendo l'arrivo con trepidazione.

      Elimina
    2. Grazie :D, non vedo l'ora di leggerlo!

      Elimina
  5. Pensa che io nemmeno lo conoscevo...

    RispondiElimina
  6. Nel 1995 avevo 10 anni per cui non posso dire di conoscerla o di averla vista. Anche comprensibile, visti gli argomenti trattati :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai che pure io non la conoscevo per niente, prima dell'imbeccata del Moz?

      Elimina
  7. Complimenti per la recensione, peccato di una serie che non ho visto e che non mi piacerebbe vedere.

    RispondiElimina
  8. Ah, hanno parlato male dell'ultimo film di Avati? Bene, così mi piacerà di sicuro!
    Questa serie non la conosco ma se la mettono su Rai Play, la provo, dato che mi ha incuriosito 😉

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Ah, hanno parlato male dell'ultimo film di Avati? Bene, così mi piacerà di sicuro!"
      ahhahaah XD quando fai così ti adoro, non quando mi linki Fusaro e Marione XD!
      Oddio, con le opere di Pupi bisogna entrarci un po' in sintonia.
      Potrebbe non piacerti!

      Elimina
    2. È risaputo che la massa non ci capisce un cazzo e io vado sempre controcorrente su film, fumetti e videogiochi 😁
      Viva Fusaro! 😝

      Elimina
    3. Argh per il viva Fusaro 😁. Ma quindi anche tu sei fan del cartone di Adrian?😃

      Elimina
    4. Quello non lo seguo ma mi sta simpatico proprio per le critiche 😁

      Elimina
    5. ahha ok ti perdono il w fusaro :D

      comunque è arrivato il libro di voci notturne e sono rimasto di melma, 23,7 euro buttati nel cesso :D

      Elimina
  9. Il browser non mi fa entrare, ma ci conosciamo. Sono Maria. Che Sinisgalli possa essere addirittura il Presidente della Repubblica mi pare difficile, è qualcuno di più potente e capace di esercitare il suo potere in modo più libero e occulto (in tutti i sensi). Su chi potesse essere il "riversamento" di Maria Valover mi sono interrogata più e più volte, talora penso di averlo compreso e poi mi dissuade anche solo un minimo particolare.
    Idem su chi "entrava" nell'appartamento di Elena mettendo a soqquadro, e il mistero della stanza chiusa (ma quest'ultimo mi pare si chiarisca). Qualcuno che possa per favore venire incontro ai miei dubbi? Grazie infinite per queste possibilità di "partecipare" insieme ancora al "mondo" di Voci notturne :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Maria! Infatti l'identità di Sinisgalli è ovviamente lasciata nel dubbio e io stesso ho ipotizzato eh che potesse addirittura avere tale ruolo, ma forse il fatto che sia indefinito potrebbe anche essere che sia appunto appartenente a qualche "lobby" di potere. Sui tuoi dubbi (che comunque secondo me non riuscirei a risolverli) devo un attimo fare mente locale (forse addirittura rivedere l'opera)

      Elimina

Posta un commento