Alé alé alé o-o: perché l'anti Holly e Benji è il miglior cartone sul calcio


Trasmesso nella primavera 1997 da Italia 1, "Alé alé alé o-o" è un cartone animato che andrebbe riscoperto. Magari ritrasmesso da quella Italia 2 che sta recuperando molti anime del passato.
"Alé alé alé o-o", tratto dal manga "Aoki densetsu - Shoot!", lo ritengo il miglior cartone animato sul calcio. Sia chiaro. "Captain Tsubasa" (Holly&Benji) è un cult assoluto: l'autore ha creato personaggi che sono entrati nell'immaginario collettivo, quali l'invincibile Tsubasa-Holly, il portiere Genzo-Benji, il "rude" attaccante Mark-Kojiro, Julian-Jun, il principe del calcio affetto però da problemi al cuore.

Paradossalmente il vero punto di forza di "Captain Tsubasa" passa in secondo piano ed è la cura che ha avuto l'autore nel riprodurre squadre e maglie reali: pensiamo alla Germania del 1982 (le maglia indossate dalla Germania Under 16 nel primo mondiale) e a quella del 2014 (le maglie indossate dalla Germania nelle olimpiadi, manga Captain Tsubasa - Rising Sun). Tantissimi i riferimenti a oltre trent'anni di calcio nascosti anche dietro personaggi inventati ex novo. C'è l'argentino Diaz che è un omaggio a Maradona; il messicano Espadas a Campos e così via.

Il problema però, non da poco, di "Captain Tsubasa", è l'assoluta mancanza di realismo.
Portieri che saltano sui pali, catapulte infernali (pardon, Skylab Hurricane!), tiri dalla balistica impossibile (Se Gattuso allenasse Holly, cosa direbbe della sua balistica?). Più la storia procede, più assistiamo a scene da manga di combattimento più che da manga di calcio, tra portieri feriti, tiri del dragone, della bestia del fulmine e amenità varie. Senza contare la ripetizione ciclica di calciatori redenti da Holly-Tsubasa sul piano della sportività. In pratica tutto ciò che rende celebre "Captain Tsubasa" è per me anche il suo punto debole. Dei personaggi non sappiamo quasi nulla sulla loro quotidianità: a meno che siano disgrazie!

I quattro protagonisti di Alé Alé Alé O-O: Kenji, Jim, Cindy e Toshi

"Alé alé alé o-o" invece si occupa solo di campionati scolastici, ma racconta i protagonisti anche al di fuori del campo dal calcio. Lo fa centrando l'attenzione sul triangolo tra due calciatori del liceo Kakegawa (il nome originale è stato mantenuto anche nella versione italiana), il protagonista Toshi (sì, il nome originale è  Toshihiko Tanaka), il compagno di squadra Jim-Kazuhiro (l'attaccante con gli occhiali: eh sì, questa non è una cosa realistica) e Cindy-Kazumi, il manager della scuola. Un triangolo adolescenziale come in "Kimagure Orange Road" (E' quasi magia Johnny). I fari sono dunque puntati sul rettangolo verde, ma anche sulle relazioni tra i personaggi. Viene raccontato il sogno di Cindy di diventare una popstar, una Idol, sogno che la porterà al bivio: fare carriera e lasciare la squadra del Kakegawa, oppure rimanere vicino all'innamorato Toshi, al "friendzonato" Jim e al portiere Kenji (Shiraishi Kenji), amici dall'infanzia?

Un episodio si chiama il triangolo. E non è quello tra calciatori che si scambiano la palla

E' più facile immergersi nelle storie di "Alé alé alé o-o" rispetto a quelle di Tsubasa e compagni, specie se non si è amanti del calcio. Quante volte come Jim abbiamo sognato che un'amica si trasformasse in qualcosa di più, vedendola invece poi finire nelle braccia del nostro miglior amico?

Jim ubriaco confida il suo amore per Cindy a Toshi

Toshi poi è l'anti-Tsubasa. I miglioramenti sul campo li raggiunge con maggiori difficoltà e sacrifici. Per Tsubasa impossessarsi della tecnica di gioco di un avversario è facile quanto bere un bicchiere d'acqua. Toshi non è un capitano trascinatore. La fascia di capitano infatti passa dal braccio di Kubo a quello di Kamo. Quest'ultimo è uno dei senatori della squadra per età e ha un carattere deciso e autoritario, da vero capitano appunto. Toshi è il più talentuoso, certo, ma si contraddistingue per un carattere timido e introverso. Tutto questo aggiunge realismo: ogni calciatore è una persona con le proprie sfaccettature; non lati caratteriali esasperati come in "Captain Tsubasa" (il continuo martirio di Tom-Taro e quello di Julian-Jun, tanto per citare un esempio), dove spesso sono tragedie fuori dal normale a caratterizzare i protagonisti. E in "Alé alé alé o-o" c'è solo una tragedia, forte e inaspettata. La morte di capitan Kubo, che lascia ai suoi compagni una pesante eredità che però essi riusciranno a onorare al meglio.




Kamo riguarda una sua vecchia foto con Kubo

Certo anche le partite di "Alé alé alé o-o" abbondano di rovesciate e di tiri ad effetto, ma in misura minore rispetto a "Captain Tsubasa".  Da notare infine che all'età di Toshi e compagni, Holly-Tsubasa e Genzo-Benji giocano gia da calciatori professionisti (!), uno in Brasile al San Paolo, l'altro in Germania all'Amburgo.

Io preferisco questo numero 10!!


Commenti

  1. Sul realismo certamente, è sicuramente il difetto maggiore, ma Holly e Benji rimane nel cuore. Comunque questa serie a cartoni pochissima vista e subito abbandonata..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Peccato che l'hai subito abbandonata, anche se effettivamente quando eravamo piccoli era più facile rimanere appassionati alle prodezze di Holly&compagni, piuttosto che a quelle di Toshi&Friends.
      Ma da adolescente fui rapito anche delle storie extracampo.

      Elimina
  2. Ho conosciuto e detestato Holly e Benji, mentre non ricordo assolutamente questo suo cartone "antagonista".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh anche tu eri una bimba :).
      Nel 1991 uscì un altro cartone simile ad Ale Ale Ale o-o, Forza Campioni, e da bambino - essendo la parte calcistica non fatta bene, secondo i miei canoni - lo guardai senza farmi trasportare troppo 😃

      Elimina
  3. Ho un ricordo molto vago di Alé alé alé o-o, credo di averlo schifato, già stanco da Holly e Benji che non amavo 😅


    Mi spiace comunque leggere qui da te commenti sessisti, solo fuori luogo, ma anche gretti. Detto poi da Brad Pitt sono assolutamente credibili e privi di qualunque frustrazione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. «Ti fanno male le ginocchia? E la lingua? Ad un uomo non viene chiesto», la cantautrice Levante in conferenza stampa sulla polemica del femminismo e del divario di genere tra uomo e donna

      Elimina
    2. Dunque, sul commento contro Georgina Rodriguez mi scuso ovviamente con te e con tutti quelli a cui quelle parole hanno dato fastidio.
      Sul discorso di Levante: non sono d'accordo sul fatto che le donne nella musica occupino un ruolo di secondo piano per il maschilismo dell'ambiente. Anzi, sul palco dell'Ariston sono saliti cantanti donna che hanno un ruolo di assoluto rilievo. Poi che nell'ambiente ci sia una disparità di salario tra uomini e donne e un maschilismo-sessismo diffuso, non ho nulla da obiettare.
      Allora bene gli Achile Lauro che hanno voluto sfondarlo, quel muro di maschilismo-sessismo.

      Tornando ad Ale Ale Ale o-o, per molti è un ricordo vago.
      A me piacque molto, per il calcio e per le storie d'amore adolescenziali (io all'epoca ero in piena adolescenza). Mi sembra un paio di anni fa l'ho rivisto e l'ho apprezzato molto.
      Tu eri anche piccino all'epoca della sua (unica) trasmissione in televisione.

      Elimina
    3. Voglio il commento sessista contro Georgina Rodriguez (non so chi sia)! Dove lo trovo?
      Differenza di stipendi tra uomo e donna? Ma che stai a di', a Riky? Come dice il sommo Feltri, i contratti non fanno distinzione di sesso già da tanti anni!
      Se fossi gay, mi sentirei offeso da Lauro (che non è affatto ricchione). Poi va be', ognuno la pensa come vuole...

      Elimina
    4. Oddio, allora ho detto una sciocchezza sugli stipendi, non perché abbia detto Feltri il contrario 😁, ma perché ho sparato una cosa senza saperne!
      In realtà non è questione di contratti (che infatti non distinguono tra uomo e donna), ma tipo delle prestazioni pattuite ai freelance e partite iva. Forse così mi salvo in corner!
      Però io non nego che possa aver detto una cazzata! In questi commenti io ne ho scritte tante evidentemente 😁😁😁

      Elimina
    5. Boh, non è che sia così informato anche io... so' solo che quando si grida al maschilismo e patriarcato, al 99% è una cazzata 😝
      Poi è vero che spesso c'è discriminazione, come il non voler assumere giovani e accompagnate, per il discorso maternità (è successo più volte alla mia fidanzata). Ma io sto dalla parte del datore di lavoro, perché durante quei mesi il piccolo imprenditore subisce un danno (ci sono capitato io stesso). Che poi, GUARDA CASO, la donna incinta che lavora per sé, lo fa fino al giorno prima del parto, la dipendente invece va a cercare subito un certificato per gravidanza a rischio, raddoppiando o triplicando la maternità!

      Elimina
    6. Ma guarda: di sicuro, come nella maggior parte dei casi, non è tutto bianco o nero, ma ci sono diverse sfumature.
      Infatti il tema che richiami nel commento è altrettanto significativo: la differenza tra partite iva e dipendenti. La donna incinta, nel primo caso, è costretta davvero a lavorare fino a poco prima il parto! Certo che le partite iva vivono tra mille difficoltà, ma anche i dipendenti non navigano certo nell'oro...

      Elimina
  4. Questo non lo ricordo assolutamente, mi sa che fine anni '90 di cartoni ne guardavo pochini...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io ero al mio ultimo anno delle medie 😍.
      Quanto mi ha appassionato...

      Elimina
  5. Cartoon che, sì, andrebbe riscoperto.
    Holly e Benji mangia tutto perché arrivato per primo, ma in effetti questa serie è più veritiera e si farebbe seguire da molti proprio per le storie quotidiane e rosa.
    Dovrebbero farne di più, di anime così.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti, andrebbe ritrasmesso da Italia2 (oddio, Orange Road non ha fatto una gran fine :D, messo nell'orario peggiore del mondo).

      Elimina
  6. Non ho mai sentito parlare di questo anime, ma Holly e Benji mi piaceva un sacco, nonostante io non abbia mai amato il calcio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secondo me da ragazzina ti avrebbe appassionato. La storia di amore tra adolescenti è sempre un tema carino!

      Elimina
  7. Io di Holly e Benji mi ricordo le partite interminabili che duravano trenta puntate con un tiro in porta che cominciava alla fine della prima puntata e si faceva in tempo ad arrivare all'inizio della trentesima con il pallone che doveva ancora entrare in porta. Effettivamente non era il massimo della credibilità. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco, quello è un altro difetto colossale, che si riscontra in molte partite, con il picco in Toho-Nankatsu, la seconda finale Holly vs Mark.
      Fortunatamente la nuova versione di Capitan Tsubasa ha rimediato a questo grosso difetto!

      Elimina
  8. Ciao Riccardo,

    devo sottolineare, visto che forse è passato sottobanco, un orrendo "terrorizzato dal cantante SLA". Fosse "solo" il sessismo il problema.
    Non rispondo alle parole di Levante perché non voglio intrattenere conversazioni nemmeno indirette con certe persone. Anzi, volevo anche evitare di aggiungere questo o altri commenti, ma evidentemente non hai capito che tipo di messaggio ti è stato lasciato. E soprattutto come abbia tentato di rigirare le carte. L'unica cosa che posso dirti è che noi gestori siamo legalmente responsabili anche dei commenti lasciati dagli altri.
    Buona serata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pier, aggiungo alle mie scuse del precedente commento, il mea culpa per aver ridimensionato il commento di Gus. Mi dispiace per quanto è accaduto.

      Elimina
  9. Ne aveva parlato il buon vecchio e semi-scomparso Marco Grande Arbitro e ricordo bene il suo post (ha addirittura una produzione italiana, non ricordo bene, comunque europea, non è nipponico).
    Concordo sulla tua analisi. A me H&B non è mai piaciuto e sinceramente questo l'ho seguito pochissimo, però mi piaceva per le vicende extra-calcistiche. Più che Johnny, mi ricordava Piccoli Problemi di Cuore (anche quello giocava sui triangoli), anche per il character disign.

    p.s. il migliore comunque, per me, resta I Superboys! Entro l'estate ti sparo un guest post, oltre a quello del fumetto che dovevo trattare l'anno scorso 😘
    Ora sigla a tutto volume! (Obladi Oblada Vs. I Superboys)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Insomma, 'sti giapponesi mettevano i triangoli amorosi tra ragazzini e ragazzine ovunque! Che nel mio paese, ai miei tempi, era difficile trovare una coppia di fidanzati di quell'età (15 anni)!
      Beh aspetto volentieri il tuo guest post su arrivano i superboys!
      Meravigliosa la trascrizione del testo 😁😁😁

      Elimina
  10. Oddio, io non me lo ricordo proprio questo O-o... Tragedioso, però, tanto... Holli e Benji mi piaceva tantissimo!
    p.s. "Quante volte come Jim abbiamo sognato che un'amica si trasformasse in qualcosa di più, vedendola invece poi finire nelle braccia del nostro miglior amico?": eh nooooooooo :DDD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A parte per il finire nelle braccia del miglior amico, a volte mi sono sentito Jim anche io :D, però lui era un asso con il pallone!

      Elimina
  11. È anche carino il protagonista di Alé alé alé o-o ahahah come ha fatto a sfuggirmi? Cmq ho sempre amato Benji ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Benji è anche il mio preferito della serie di Tsubasa xD!
      Questa serie secondo me ti piacerebbe

      Elimina
  12. Grazie per essere qui :) Mi fa piacere tu abbia apprezzato la mia analisi (ci sarà un altro pezzo su Ale Ale Ale o o, così come da Moz tornerò per un'analisi di Orange Road :D). E concordo con la tua recensione. Il manga ho visto qualcosa e non mi sembra disegnato benissimo, l'anime invece è fatto molto bene ed è purtroppo assolutamente dimenticato. Da riscoprire. Poetico, realistico, toccante e appassionante.

    RispondiElimina
  13. Ciao a tutti, condivido, la serie di Alè, alè, alè o o è molto bella e più realistica di Holly e Benji anche se attrae un po' meno su come sono presentate le partite nelle animazioni comunque andrebbe guardata almeno una volta per intero prima di giudicarla male. Inoltre ne è stato tratto anche un film live (non bellissimo ma piacevole) con il titolo: Shoot! - Hit the goal

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ciao e benvenuto!
      Io apprezzo molto questa serie, la ritengo superiore a Tsubasa per molti aspetti.
      Mi hai incuriosito sul film live!

      Elimina
    2. Ciao, è un film abbastanza raro da trovare, lo si trova in giapponese sottotitolato in inglese. Su youtube ci sono alcuni spezzoni video (il Kakegawa ha la divisa tutta rossa). C'era anche un giochino sul supernintendo (lo si trova ancora con gli emulatori) chiamato Aoki Densetsu Shoot e ripercorre tutta la storia dell'anime (con la sua grafica piena di pixel 🤣) però è carino e il Fujita Est è come nel cartone quasi imbattibile (a meno che non usi la strategia come in tv)

      Elimina
    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    4. Non lo trovo..mannaggia..voglio vederlo :D

      Elimina
  14. si, è molto difficile da trovare ed è sottotitolato in inglese (con alcuni buchi di trama nei dialoghi, cioè gli attori parlano e alcune frasi non sono tradotte) comunque è abbastanza fedele alla serie

    RispondiElimina
  15. https://youtu.be/aS0jHOYI3ig qui c'è il link del trailer su youtube, il film ero riuscito a trovarlo e sottotitolarlo tutto in italiano ma poi mi si è bruciato l'hard disk e l'ho perso 😢😉😉

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Stupendo il trailer!!! Devo dire, hanno scelto gli attori giusti per interpretare i protagonisti.

      Elimina
    2. Sono riuscito a ritrovarlo 😁😁😁, ne avevo salvato una copia su pc, purtroppo non so se si può estrapolare i sottotitoli perché dopo averli aggiunti, il programma li aveva fusi sul video e necessiterebbero di una revisione ma meglio di niente...

      Elimina
    3. Fantastico! Riesci a metterlo su youtube?

      Elimina
  16. Non sono iscritto a youtube e sono poco pratico sul caricamento online (e non vorrei rischiare di violare dei copyright). Se vuoi, posso mandarlo via mail come allegato con google drive

    RispondiElimina
  17. Ciao Riky, abbi pazienza se non mi sono più fatto vivo, sto provando a mandarti via mail il film sottotitolato in italiano, fammi poi sapere se ti è arrivato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ah scusa me, non ti avevo neanche risposto! :D Pardon, mi ero dimenticato di risponderti! Sei stato gentilissimo.

      Elimina
    2. Nessun problema, spero solo di riuscire perché è 1.7 GB di dimensioni e ci sta impiegando una vita

      Elimina
  18. Ciao, non mi hai più detto se ti è arrivato il file

    RispondiElimina
  19. Ah, mannaggia, ci riprovo domani allora

    RispondiElimina
  20. Sono d’accordissimo, e c’è lo consiglio di guardarlo su animeunity

    RispondiElimina
  21. Per chi è un po più esperto di Anime, diciamo che potrebbe paragonarsi a un Major o a un Kuroko (Basket) meno sensazionale. Direi che ci settiamo su un target di ottima godibilità ma di bassa presa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ammetto di non essere esperto di anime sportivi..solo calcistici :)

      Elimina
    2. Cosiglio di vedere Major, è davvero bello e vive lo sport come fattore di crescita personale e sportivo

      Elimina
  22. Alè oh oh era un cartone fantastico, peccato non lo abbiano più ritrasmesso..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto, era un anime "troppo avanti" rispetto al pur storico Capitan Tsubasa.

      Elimina

Posta un commento